Il Ministro Fedeli a Caserta con i candidati del Pd alla Camera e al Senato
Il Ministro all'Istruzione Valeria Fedeli, con i candidati del Pd alla Camera e al Senato, a Caserta hanno discusso dei programmi per il futuro della scuole.
Azioni dei governi di centrosinistra e programmi del Partito democratico per la scuola del futuro sono stati al centro dell’incontro di ieri pomeriggio a Caserta tra la Ministra all’Istruzione Valeria Fedeli, i candidati del Pd alla Camera e al Senato, Camilla Sgambato, Stefano Graziano ed Elena Caterino, l'europarlamentare Pina Picierno e l’assessore alla Pubblica Istruzione della Regione Campania, Lucia Fortini.
In una sala dell’Hotel Europa, affollata di tanti operatori della scuola che hanno partecipato all’iniziativa promossa dall’On. Sgambato, la titolare del Miur si è mostrata da subito molto disponibile al confronto con i numerosi docenti e dirigenti scolastici presenti, indicandoi punti più significativi del programma e ha preso alcuni impegni.
“La scuola è uno strumento fondamentale di inclusione e di welfare ed è necessario proseguire sulla via degli investimenti, rafforzando il quadro degli interventi messi in campo, ripartendo proprio dal Mezzogiorno. Il tempo pieno ed il potenziamento rappresentano un punto programmatico centrale per noi del Pd, non una generica promessa, piuttosto la via da seguire nei prossimi mesi”, ha spiegato da subito Fedeli che, proprio in questa direzione, si è impegnata formalmente a trovare già dai prossimi giorni, insieme all'Assessore regionale Fortini, uno strumento idoneo per aumentare i posti previsti nell'ambito di un lavoro sinergico tra amministrazioni.
“Mi sembra un ulteriore segnale di buona volontà che dimostra il desiderio di mantenere gli impegni presi nel mese di dicembre. Questo è un tema su cui non ho mai smesso di impegnarmi. La fine della legislatura ci consegna un primo passo e il programma indica la strada da seguire. Nel frattempo, ricordo, che nei programmi delle altre forze che aspirano a governare il Paese non vi è traccia della scuola dell'infanzia o di quella primaria se non generici e molto vaghi impegni. Lo dico perché oggi è facile fare i proclami, ma mi domando dove fossero gli altri quando ci battevamo contro i tagli del centrodestra e in questi mesi per investire sull'istruzione”, dichiara l’On. Sgambato (Pd).
“Nessuno di noi si vuole nascondere o derogare alle proprie responsabilità politiche: il grande investimento fatto sulla scuola secondaria superiore deve essere esteso anche a quella primaria e dell'infanzia che ha, tuttavia, beneficiato di una legge importante come quella sullo 0/6. Cerchiamo di fare in modo che essa possa dispiegare i suoi effetti positivi anche al Sud. Bisogna andare avanti e mantenere gli impegni presi. Per noi - nonostante le critiche più o meno legittime - la scuola resta una parte fondamentale del sistema Paese,
su cui bisogna continuare ad investire risorse".
Nei giorni scorsi avevo annunciato che nel decreto organici sono stati previsti 1000 posti circa per il potenziamento della scuola dell'infanzia. Intanto, per i più scettici, voglio chiarire che si tratta di una scelta politica precisa che dipende dalla necessità di avviare un riequilibrio tra le risorse destinate al potenziamento per ogni ordine di scuola”, continua la parlamentare casertana, candidata del Pd alla Camera nel collegio plurinominale Caserta e provincia.
Per quanto riguarda i dirigenti scolastici, la Ministra ha ricordato il lavoro compiuto in questi mesi per adeguare la retribuzione dei dirigenti scolastici con lo stanziamento di 37 milioni di euro per l’anno 2018, di 41 milioni di euro per l’anno 2018 e di 96 milioni di euro a partire dall’anno 2020 per incrementare il Fondo Unico Nazionale della dirigenza scolastica (FUN) al fine della progressiva armonizzazione della retribuzione di parte fissa a quella delle altre figure dirigenziali dell’area Istruzione e ricerca. Ha insistito inoltre sulla necessità di continuare a valorizzare chi opera nei settori della conoscenza, perché questo è l'unico modo per garantire un futuro di qualità alle giovani generazioni.
“Aggiungo che per realizzare questo obiettivo è indispensabile continuare a investire sulla formazione in servizio e sull'aggiornamento dei docenti ai quali deve essere riconosciuto di nuovo il fondamentale ruolo sociale che svolgono nelle nostre comunità.
È del tutto evidente, inoltre, che intendiamo proseguire l'impegno preso per la messa a norma e in sicurezza del nostro patrimonio scolastico: 9,5 miliardi sono un patrimonio di risorse importanti, ma dobbiamo fare in modo che l'accesso ai fondi sia più semplice e impedire che le pastoie burocratiche complichino la vita delle scuole nel momento in cui chiedono di poter beneficiare delle risorse stanziate. Quello dell'eccessiva burocrazia è un tema fondamentale e, proprio in questo senso, abbiamo preso un impegno programmatico per fare in modo che le scuole possano tornare a occuparsi di didattica, ricerca e programmazione, riducendo i gravosi impegni amministrativi che devono affrontare”, aggiunge la componente della VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione di Montecitorio che poi conclude:
“Sono grata alla Ministra Fedeli per aver partecipato ad un confronto aperto e serrato, non rinunciando a dialogare con il mondo della scuola anche in territori dove è più forte il disagio e la preoccupazione. Sono convinta che si possa continuare sulla strada degli investimenti, intervenendo laddove non è stato ancora fatto e migliorando tutti quegli elementi che impediscono alla Legge 107 di funzionare nel modo più corretto. La scuola pubblica continua ad essere al centro del mio impegno politico e mi auguro che nei prossimi mesi si continui sulla strada degli stanziamenti, fondamentale per garantire un futuro al Paese e, in particolare, al Mezzogiorno".