Il caso Arturo. Le nuove frontiere della lotta al bullismo
Domani martedì 19 febbraio dalle ore 11, presso la Sala Lettura del Dipartimento DEMM dell’Università del Sannio, in Piazza Arechi II, si svolgerà un incontro/dibattito dedicato a “Il caso Arturo. Le nuove frontiere della lotta al bullismo”.
Studenti universitari e delle scuole superiori, insieme ai loro docenti potranno non solo ascoltare le relazioni degli esperti ma, soprattutto, confrontarsi direttamente con loro e assistere al modo in cui magistrati e professori impegnati in prima linea in questa lotta discutono e prospettano tra di loro difficoltà a possibili soluzioni.
Si parlerà di bullismo, ma non solo. Si parlerà, infatti, del fenomeno ad esso collegato, e per certi versi ancora più subdolo, del cyberbullismo, che, grazie ai social ed alle molteplici possibilità della rete, entra direttamente nelle case e nelle vite delle sue vittime in modi che sempre più sfuggono all’attenzione e al controllo ordinario delle famiglie.
Mettere insieme ragazzi in età e momenti formativi diversi è particolarmente importante affinché si rendano conto della varietà di queste insidie, ma anche della possibilità di sconfiggerle ed isolarle facendosi aiutare e portandole allo scoperto, ciascuno grazie alla propria sensibilità ed esperienza.
Dopo i saluti del direttore del DEMM Giuseppe Marotta, del presidente del corso di laurea magistrale in Giurisprudenza Ernesto Fabiani, e del procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Benevento Aldo Policastro, i lavori saranno introdotti da Giovanni Conzo, procuratore aggiunto del Tribunale di Benevento e moderati da Marco Mocella docente presso il corso di laurea magistrale in Giurisprudenza dell’Università del Sannio.
Punto di partenza del dibattito saranno gli interventi “Il ruolo delle nuove tecnologie nel contrasto al bullismo e cyberbullismo” e “Legalità e responsabilità genitoriale”. Il primo a cura di Maria Luisa Iavarone, docente di Pedagogia dell’Università degli Studi Parthenope e presidente dell’associazione Artur, nata per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sul fenomeno drammatico quanto ancora troppo poco conosciuto del bullismo, di cui il figlio Arturo restò vittima in occasione di un drammatico fatto di cronaca. Dopo di lei prenderà la parola Maria de Luzenberger Milmernsheim, procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei minorenni di Napoli, da tempo impegnata sul fronte della difficile gestione della così detta “baby criminalità”.
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