Tribunale Benevento 11/05/2018   12:11 8733

Frasso Telesino, la Procura ordina la demolizione di un immobile abusivo


La demolizione delle opere abusive che sta avvenendo in questi giorni nell’hinterland del Comune di Frasso Telesino rappresenta un importante passo che restituisce bellezza e legalità al territorio. 

In esecuzione di una sentenza divenuta definitiva la Procura della Repubblica di Benevento sta procedendo in queste ore, con l’ausilio della forza pubblica del Commissariato PS di Telese Terme alla demolizione di un immobile realizzato abusivamente nel territorio di Frasso Telesino. L’opera, interamente abusiva, realizzata in assenza di concessione edilizia e in zona sottoposta a vincolo paesaggistico è un immobile realizzato in cemento armato completamente fuori terra e distribuito su tre livelli.

L’attività condotta dall’Ufficio Demolizioni della Procura della Repubblica di Benevento evidenzia la determinazione e la continuità nel contrasto dei fenomeni di abusivismo edilizio e punta alla demolizione di opere/strutture ed al ripristino dello stato dei luoghi, prevedendo l’attivazione delle procedure tendenti al recupero delle spese giudiziarie nei confronti dei costruttori abusivi condannati con sentenza definitiva, l’integrale applicazione della normativa in tema di sicurezza nei cantieri e il recupero dei materiali residui della demolizione.

L’intervento di abbattimento e di ripristino dello stato dei luoghi iniziato lo scorso lunedì, proseguono con grande impegno, grazie anche alla fattiva e concreta collaborazione del questore di Benevento, il quale ha disposto un servizio di ordine e sicurezza pubblica a cura del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Telese Terme che si è avvalso del concorso operativo della Compagnia Carabinieri di Cerreto Sannita, del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Benevento, nonché dell’Ufficio di Polizia Municipale e del personale del Comune di Frasso Telesino, ognuno per le attività di propria competenza.

In particolare, è stato posto in essere un adeguato servizio durante il quale con l’ausilio dei Vigili del Fuoco sono stati rimossi ostacoli fissi e mobili che sarebbero stati di intralcio alle operazioni di abbattimento, provvedendo ad eliminare elementi che avrebbero rappresentato un rischio per il prosieguo dei lavori.

Inoltre, gli uomini della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri hanno assicurato che tutte le operazioni si svolgessero in assoluta tranquillità curando l’esatta predisposizione di ogni misura necessaria per la tutela della pubblica incolumità mentre i Vigili Urbani hanno garantito un efficiente servizio di viabilità, in particolare nella strada di accesso all’area di cantiere.

Nell’ambito delle attività poste in essere dall’Ufficio Demolizione della Procura della Repubblica di Benevento, oltre a prestare particolare riguardo a quelli aventi ad oggetto “cave ed estrazione di inerti fluviali”, sono stati finora oggetto di ripristino dello stato dei luoghi, mediante auto-demolizione opere/strutture abusive nei territori della provincia di Benevento, in particolare quello di Arpaia e San Lorenzello, ove sono state preventivamente rilasciate specifiche autorizzazioni, concedendo dei termini perentori per il relativo ripristino.

La demolizione delle opere abusive che sta avvenendo in questi giorni nell’hinterland del Comune di Frasso Telesino rappresenta un importante passo che restituisce bellezza e legalità sul territorio. 

Gli interventi finalizzati a garantire il rispetto delle normative urbanistico – edilizie, la tutela dell’ambiente e la preservazione del territorio da condotte illecite proseguiranno con grande impegno anche nel futuro su tutto il territorio della provincia di Benevento e di Avellino di competenza della Procura di Benevento. La Procura della Repubblica di Benevento, nell’individuazione dei manufatti abusivi da abbattere, adotta i criteri di priorità sanciti dal Decreto emanato dal Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Napoli n. 62/2015 del 10 dicembre 2015 ed entrati in vigore dal 1° gennaio 2016. Tali criteri di priorità sono oggettivi e predeterminati, non tengono conto del solo ordine cronologico ma anche del bilanciamento dei beni/interessi costituzionalmente rilevanti in gioco (il bene/valore dell’ambiente, della salvaguardia del territorio, dell’uguaglianza sostanziale, dell’equità, della ragionevolezza e solidarietà sociale, nonché della funzione della proprietà). Del resto, è importante che il provvedimento ablativo venga percepito (anche se inflessibile) come giusta attuazione della legge.

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