Fondi Sviluppo e Coesione della Campania: la battaglia di De Luca
Il Presidente della Regione Campania ottiene giustizia dal TAR contro il Governo sul PNRR.
Il tema dei fondi di sviluppo e coesione destinati alla Campania continua a sollevare discussioni e controversie. Recentemente, il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha rilasciato una dichiarazione forte e decisa contro il governo centrale, accusandolo di non aver fornito risposte concrete sullo stato dell'accordo di coesione della regione.
Un Confronto Acceso
Il 13 luglio 2024, De Luca ha espresso il suo sconcerto riguardo alle dichiarazioni del Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Raffaele Fitto. In particolare, ha criticato i toni e i contenuti della comunicazione del ministro, sottolineando l'assenza di risposte concrete alla domanda chiave: "Cosa manca per la sigla dell'accordo di coesione della Regione Campania?"
De Luca ha evidenziato come, nonostante due pronunciamenti del TAR e del Consiglio di Stato che sollecitavano la conclusione del procedimento in tempi certi, il governo non abbia ancora fornito una risposta chiara. Anche il confronto reiterato con gli uffici del Dipartimento della Coesione e con i Ministeri, nonché l'accoglimento da parte della Regione di tutte le proposte avanzate dai Ministeri, non hanno portato a una conclusione soddisfacente.
Un Processo Ostacolato
Il presidente della Regione Campania ha chiarito che la regione ha inviato tutti i Codici Unici di Progetto (CUP) richiesti, ma ancora non è chiaro cosa manchi per finalizzare l'accordo di coesione, un anno dopo l'assegnazione dei fondi. La preoccupazione di De Luca si estende anche alla possibilità che il governo centrale stia cercando di influenzare le scelte di sviluppo e programmatiche della Regione, andando oltre il suo mandato di verifica della coerenza e non sovrapposizione delle iniziative del PNRR e delle programmazioni centrali.
Un Appello alla Trasparenza
Nella sua dichiarazione, De Luca ha anche contestato i dati di spesa citati dal ministro Fitto, mettendo in evidenza che altre regioni con performance inferiori hanno già visto i loro accordi siglati. Ha ribadito la necessità di un confronto pubblico con il ministro, sollecitando trasparenza e chiarezza nei confronti dei cittadini campani. De Luca ha accusato il governo di sottoporre la regione a un "calvario" che dura da mesi, chiedendo cosa impedisca un confronto pubblico immediato.
Il presidente ha suggerito al ministro Fitto di mantenere il suo aplomb fino alla fine, evitando dichiarazioni intimidatorie e nervose. Questo invito alla calma e alla trasparenza è un tentativo di porre fine a una situazione che De Luca considera ingiusta e dannosa per la Campania.
Il Ruolo del TAR
La decisione del TAR di dare ragione alla Regione Campania rappresenta un punto cruciale in questa vicenda. Il tribunale ha riconosciuto la legittimità delle richieste della regione, sollecitando il governo a concludere il procedimento. Questo pronunciamento giuridico rafforza la posizione di De Luca, che ora si trova con un ulteriore supporto nella sua battaglia per ottenere i fondi necessari per lo sviluppo della regione.
Le Implicazioni
La disputa sui fondi di coesione e sviluppo ha implicazioni significative non solo per la Campania, ma per l'intero quadro delle relazioni tra governo centrale e regioni in Italia. Il caso della Campania potrebbe creare un precedente importante, influenzando il modo in cui i fondi europei e nazionali vengono assegnati e gestiti in futuro.
La richiesta di De Luca per un confronto pubblico è una mossa strategica volta a mettere pressione sul governo e a sensibilizzare l'opinione pubblica. La trasparenza e la chiarezza invocate dal presidente sono elementi fondamentali per garantire che i cittadini siano informati sui processi decisionali che influenzano il loro territorio.
La questione dei fondi di sviluppo e coesione della Campania e la dichiarazione del Presidente De Luca evidenziano una situazione di forte tensione tra la regione e il governo centrale. La richiesta di un confronto pubblico e la decisione del TAR a favore della regione sono passi importanti verso una maggiore trasparenza e giustizia nella gestione dei fondi. La vicenda continuerà a evolversi, ma ciò che è certo è che la Campania rimane determinata a ottenere ciò che ritiene giustamente dovuto per il proprio sviluppo e la propria coesione.
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