Feleppa (DP) sul bilancio di previsione. Mancata la partecipazione

“L'aria d’imminenti elezioni l'avverti subito. Te ne accorgi dal susseguirsi di incontri, di manifestazioni, di conferenze. La politica magicamente si risveglia. Particolarmente impegnati in quest’analisi sono gli amministratori comunali del PD che governano Palazzo Mosti. Ciò che sorprende è però questa forma di autolesionismo, quest’ammissione di responsabilità che forse non è stata sufficientemente valutata. Se dopo nove anni di governo i cittadini dei quartieri periferici e delle contrade continuano a rappresentare le stesse esigenze, significa che gli obiettivi fissati nei due mandati elettorali, quello del 2006 e del 2011, non sono stati raggiunti. Chiunque può confrontare i due programmi per verificare se ciò che era stato annunciato è stato effettivamente realizzato” – ha commentato in una nota Antonio Feleppa Coordinatore Democrazia Partecipa. “Il punto che maggiormente interessa è però un altro. Ritengo, infatti, che se veramente il PartitoDominante avesse voluto costruire il prossimo bilancio di previsione sull'ascolto e sulla partecipazione, lo avrebbe dovuto fare con tutti. Se la politica vuole aprirsi alla partecipazione effettiva della popolazione, se veramente vuole superare le tradizionali forme solo ‘consultive’, per creare un ponte tra la democrazia diretta e quella rappresentativa, lo strumento c’è. Basta attivare le procedure per la redazione del bilancio partecipato. Questa richiesta l’avanzai quale consigliere comunale del gruppo Democrazia Partecipata, nel 2009. E’ stata però sepolta dall'indifferenza di quegli amministratori di maggioranza che oggi" – ha concluso Feleppa.