Nazzareno Iarrusso, foto da Facebook 06/10/2015   10:54 2633

Federarchitetti rinnovato il direttivo nazionale. Presidente il sannita Iarusso


Eletto a Roma il nuovo direttivo del Consiglio Nazionale di Ferdarchitetti per il quadriennio 2015-2019. Presidente, è il sannita Nazzareno Iarrusso.

“Evolversi nella continuità”. È questo il corso che il nuovo vertice di Federarchitetti vuole imprimere all’Associazione Sindacale aderente a Confedertecnica che tutela gli interessi di architetti e ingegneri liberi professionisti.

Dai primi di ottobre, il nuovo presidente nazionale è Nazzareno Iarrusso della sezione di Benevento. A coadiuvare il sannita attraverso il nuovo consiglio direttivo nazionale saranno Roberto Maraia di Rimini, vicepresidente, MauriZio Mannanici di Catania, segretario, Loredana Regazzoni di Roma, tesoriere, Pacquale Iaselli di Caserta, segretario coordinatore, Giancarlo Maussier di Roma e Gianluca Langella di Salerno.

“Dobbiamo essere vigili per cambiare rotta quando le condizioni esterne lo impongono – ha detto a margine il presidente Nazzareno Iarrusso - perché alle sfide della globalizzazione e della crisi economica dobbiamo rispondere con l’organizzazione multidisciplinare e competenza, salvaguardando la grande e preziosa eredità, tutta italiana, che proviene dalla tradizionale dimensione di officina dei nostri studi professionali”.

Il sannita ha poi ricordato i dati purtroppo sconfortanti degli ultimi anni, relativi alla professione e alle iscrizioni ai corsi di laurea. “Oggi per continuare ad esercitare la professione ci vuole coraggio. La categoria dei liberi professionisti architetti e ingegneri è ormai diventata bersaglio diretto e indiretto di tutte le scelte che vengono operate sulla nostra testa. Ci vuole coraggio per portare avanti la bandiera di una professione che ci si accanisce ad indebolire ma che sappiamo essere una peculiarità che tutto il mondo ci invidia. Noi ci battiamo da sempre, e lo faremo con maggiore forza, perché la nostra professione ridiventi – ha concluso – non solo motivo di orgoglio, ma anche fattore produttivo e di benessere per la società”.

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