13/12/2017   13:34 21567

Fedele sul Benevento: "Se in A non hai gente navigata, alla fine soccombi"


“La serie A è come la Formula 1, se non hai esperienza e affronti una curva a 300 all’ora c’è il rischio di sbandare” . E’ questo il pensiero di Enrico Fedele, ex ds del Parma.

L’ex direttore sportivo del Parma, Enrico Fedele, contattato da Il Quaderno, ha espresso il suo giudizio sul campionato del Benevento “Credo che l’errore di fondo sia stato più un fatto di riconoscenza verso coloro che avevano realizzato il miracolo sportivo della promozione in serie A. Il Benevento ancora non era una squadra consolidata in B. Bisogna anche aggiungere che non sono stati acquistati calciatori esperti per la categoria, ma giovani che della massima serie ne avevano solo annusato l’aria".

"La serie A è come la Formula 1 - spiega Fedele -  totalmente diversa dalla Formula 2. Nella Formula 2 affronti una curva a 200 all’ora. Nella Formula 1, invece, l’affronti a 300 e, se non hai la necessaria esperienza, c’è il rischio di sbandare. Credo che ci sia stato un pizzico di inesperienza dato dall’entusiasmo”.

A pagare quando le cose vanno male è sempre l'allenatore, ma per l'ex ds del Parma, Marco  Baroni non ha responsabilità “Nessun tecnico – afferma Fedele - a meno che non si tratti di Lippi, Ancelotti, Guardiola o Capello, può chiedere dei calciatori. Baroni in serie A era un neofita. Si è pensato che il gioco potesse avere una sua valenza, dovendo disputare un campionato con squadre come Spal e Crotone".

"La realtà è diversa: c’è stato un bel pizzico di inesperienza da parte di tutti. In serie A ci sono degli equilibri e delle situazioni particolari. Se non hai quattro - cinque calciatori scafati, gente navigata che sa bene come organizzarsi, alla fine soccombi, non c’è nulla da fare. In A non ti danno il tempo di sbagliare. De Zerbi ha sempre fatto del gioco una sua valenza, ma bisogna essere più pratici e meno belli. Meno idee tattiche e più pragmatismo”.

Sui rinforzi in vista di gennaio Fedele ha una sua chiara idea “De Ceglie è oltre un anno che non gioca. Io ho qualche dubbio sui calciatori fermi da un po’. Guilherme bisogna vederlo nel campionato italiano. Io, personalmente, non avrei parlato di acquisti. Tutti sappiamo che la rosa ha bisogna di rinforzi, ma prima della fine del girone di andata il Benevento deve giocare ancora alcune partite. Mettiti nei panni dei giocatori che sentono queste dichiarazioni. Ed ecco che qui entra in gioco l’esperienza dirigenziale che dice certe cose tra le quattro mura".

"Il Crotone ottenne un miracolo, l’augurio è quello che si ripeta anche per il Benevento, ma c’è bisogno di molta esperienza e gente pronta, sperando di non accumulare ulteriore distacco dalle altre squadre. Ti svelo una cosa: un allenatore, del quale non faccio il nome, una volta mi disse: ‘Sai la differenza tra serie B e A qual è? Quella che se in B lasci quattro occasioni da rete ti fanno un gol. In serie A, invece, se ne lasci quattro, di gol te ne fanno cinque”.

Attenzione al prossimo avversario "La Spal  è una squadra che annovera nella propria rosa calciatori di categoria come Borriello e Paloschi, ed è gente che lotta”.

Claudio Donato

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