Fausto Pepe: "Sempre al servizio della citta'. Difficile fare opposizione con il non governo di Mastella"


Conferenza stampa di Fausto Pepe, questa mattina nella sede del PD, per spiegare i motivi delle sue dimissioni da consigliere comunale.

Non può non partire dal dato delle sue dimissioni dal consiglio comunale, Fausto Pepe.  L'ex sindaco di Benevento spiega che non vi era nessuna incompatibilità con funzioni dirigenziali che non aveva, ma l'interrogazione all'Ana era stata fatta in via preventiva.

Poi si concentra sulla politica e il dato è che "a Benevento c'è Clemente Mastella e il suo non governo della città". Purtroppo, lamenta, l'opposizione non è compatta. Inoltre è anche difficile fare opposizione perchè, dice, "non otteniamo le carte. Puo sembrare un paradosso, ma è difficile fare opposizione con il non governo. Per questo la scelta ad essere al servizio della città però al di fuori del consiglio".

Non manca una critica al suo partito, anche se poi riconosce che la presenza in conferenza stampa di alcuni consiglieri PD e il luogo della conferenza, la sede del partito, appunto, stiano a dimostrare comunque la sua militanza. “La mia esperienza è sempre all'interno del PD” - dichiara - “La lista Lealtà per Benevento era sempre al suo interno, ed era stata già fatta nel 2011, quindi ripresentata nel 2016”.

A rimarcare la sua posizione all'interno del PD, accenna agli appuntamenti dei congressi, dove “Per un periodo ho cercato di incarnare una opposizione interna per proporre un'alternativa”. Insomma normali dinamiche nella vita di partito. “Unirsi in un gruppo consiliare unico? Non dipende da me. Se la mia fuoriuscita serve a farlo costituire, ne sono contento”. Quindi rivendica con orgoglio: “Io non ho mai guidato il PD, ma il comune di Benevento alla testa di un'amministrazione di centro sinistra, ed ho vinto due volte”.

Il problema del torcicollo
“A giugno 2016 – dichiara - si parlava del programma, disconoscendo la politica portata avanti per dieci anni, nel bene e nel male dalla nostra amministrazione”. Insomma, con la voglia di guardare avanti volendo segnare una novità, si disconosceva la propria azione politica. Così come giudica grave chi ha abbandonato le fila dell'opposizione per passare alla maggioranza.

“Come si fa oggi a non sposare più il programma con cui ci si è presentati per abbandonarlo e passare altrove. Dove peraltro manca proprio il programma”. Pepe qui non risparmia stoccate al primo cittadino. “Quello che vince è la fedelta a Mastella. I consiglieri devono fare un'enunciazione: Siamo con mastella, con la sua persona. Non c'è l'abbraccio di un impegno programmatico. Ma Questa è una sotto cultura. Aver perso significa iniziare a far politica dall'altro campo, azzerare tutto e ripartire. Questo rimprovero al mio partito, che ancora non ha capito”.

Non nasconde i problemi principali che attanagliano la città: mensa, trasporti e depuratore di cui, dice, “Abbiamo trovato noi i fondi, basta guardare a quanto fu pubblicato sul Burc aprile 2015, ma ad oggi ancora non partono le gare”.

Poi è il turno dell'Asia che “rischia il fallimento”. Ricorda che era diventata l'80ma azienda nazionale, merito della sua amministrazione che nel 2006 l'aveva trovata fuorilegge perchè non aveva autorizzazione a trasportare i rifiuti.

Oggi invece Mastella ricorre ai lavoratori interinali, “Ma quanto costano i 70 - 80 interinali? - si iterroga - Così si va fuori budget. Perché Mastella va fuori budget? Perché ha nella testa le elezioni. Perchè ha necessità di raggiungere sul piano politico un risultato immediato da spendere elettoralmente. Così all'Amts si assume per un anno i dipendenti, ma non si risolvono i problemi strutturali dell'azienda di trasporto”.

“Questi sono temi deleteri – dichiara, e continuando a criticare Mastella, rincara – Manca un'idea propositiva di città. A Napoli ci sediamo oggi per ricevere 15-18 milioni di euro, mentre con la mia amministrazione siamo arrivati ad avere 100 milioni”. Ancora, sulla crisi idrica: “In ogni comune ci si concentra su come fronteggiarla, in Gesesa invece si assume. Dove sono I temi? Mancano I temi, però si assume”.

Problema casa. “A Benevento avevamo un servizio sociale che garantiva affitti a chi ne aveva veramente bisogno, avevamo destinato 5 milioni di euro ai servizi sociali. In questa città, invece, ora non c'è più welfare. Perchè Mastella segue l'onda emotiva dei social, cavalca il momento”.

Quindi conclude, “La città ha tante necessita e tanta povertà; costruire è difficile, distruggere è facilissimo. Dobbiamo far capire che abbiamo la possibilit- di riorganizzare l'opposizione”

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