Esplosione al Giannone. Una conferenza stampa per smentire "rivalita' e motivazioni"
Continua a tenere banco la vicenda dell’esplosione di una bomba carta dinanzi all’ingresso del Liceo Classico “P.Giannone” di Benevento la notte della vigilia di Natale. Prevista per martedì una conferenza stampa.
Negli ultimi giorni, alcune indiscrezioni sulle indagini tese da parte dei Carabinieri ad individuare i responsabili dell’atto vandalico che ha distrutto parte dell’ingresso del noto Liceo di Piazza Risorgimento, viravano il movente verso una sorta di rivalità tra i due Istituti scolastici anche al seguito di una partita di calcio avvenuta pochi giorni prima e terminata in pareggio. Tesi che se pur seguita dagli inquirenti, è stata smentita da più parti, anche dall’assemblea svoltasi ieri all’interno del Rummo alla quale hanno partecipato studenti, professori e dirigenti.
Le immagini delle telecamere di sorveglianza hanno dato un notevole contributo tanto che nei giorni scorsi anche l’abitazione di un 18enne è stata perquisita ed altri giovani sono stati ascoltati. L’ingresso
è stato riparato in tempo di record – i danni ammontavano a circa 20mila euro – dalla Provincia e le lezioni sono iniziate regolarmente ieri dopo la pausa natalizia.
Ma, in un comunicato, Teresa Marchese dirigente scolastica del Liceo Scientifico ‘G. Rummo’ scrive che “la diffusione di notizie non sempre rispondenti al vero, impongono un momento di chiarezza e di riflessione”.
Proprio per fare chiarezza dunque, è stata convocata per martedì 12 gennaio alle ore 11.00, presso il Liceo Classico “P.Giannone” di Benevento, una conferenza stampa “promossa dalla dirigente scolastica del Liceo “Rummo”, Teresa Marchese, alla quale parteciperà anche la dirigente scolastica del Liceo “Giannone”, Norma Pedicini”.
L’iniziativa, chiude poi la nota, è stata “assunta congiuntamente” e “sarà l’occasione per confermare peraltro, qualora ce ne fosse bisogno, che non esiste alcuna presunta ‘rivalità’ tra i due istituti beneventani, come erroneamente riportato e che la speculazione artatamente montata sulle cosiddette ‘motivazioni’ delle note vicende non trova alcun fondamento reale”.