A scuola di Polizia 01/02/2018   16:26 3963

Educazione alla legalita'. Gli studenti del Liceo Scientifico "A scuola di Polizia"


Scuola chiama istituzioni. Al Rummo: “A scuola di polizia. Educazione alla legalità con gli occhi di chi la vive ogni giorno”

La scuola è ormai proiettata verso l’acquisizione delle “Otto Competenze Chiave di Cittadinanza”, così come indicate nella “Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006”. Tra le nuove competenze sono annoverate le soft skills, quelle che vedono i ragazzi impegnati a riflettere sui propri meccanismi di apprendimento, ma anche a costruire competenze relazionali, spirito di iniziativa, consapevolezza ed espressione culturale. A giudicare dall’approccio al sapere promosso dal comitato studentesco del liceo scientifico “G.Rummo” di Benevento, c’è da giurare che la rivoluzione sia ormai in atto e che stia producendo i risultati sperati.

“A scuola di polizia. Educazione alla legalità con gli occhi di chi la vive ogni giorno” è l’iniziativa nata dagli stessi studenti e accolta con plauso questa mattina presso l’aula magna del liceo dai rappresentati delle forze della Polizia di Stato, del mondo istituzionale e dell’istruzione. Giuseppe Bellassai, questore di Benevento, Giuseppe Fucci, dell’assessorato regionale all’istruzione e il vice-sindaco Mario Pasquariello, sono stati accolti dalla dirigente, Teresa Marchese. Ha moderato l’evento Salvatore Mastrullo, rappresentante d’istituto per gli studenti, che ha illustrato i temi dell’iniziativa preannunciando una “due giorni” sui temi della legalità: educazione al codice della strada, sensibilizzazione sulle conseguenze dell’uso degli stupefacenti e insidie della rete.

“Questa iniziativa ben si sposa con i nuovi modelli del fare scuola oggi”, ha esordito la dirigente, che ha ribadito come non sia più pensabile veicolare conoscenze avulse dalle competenze nell’attuale società della conoscenza, in cui si richiedono soft skills che faticano ancora a trovare nella scuola il luogo precipuo in cui essere coltivate. “Il mio augurio è che si propaghino iniziative simili sul territorio, segno di una consapevolezza maggiore delle nuove generazioni a sviluppare il pensiero critico”. Far conoscere la polizia di Stato nella sua azione di prevenzione, prima ancora che di repressione, piace molto al questore Bellassai, per il quale l’iniziativa è oltremodo encomiabile, potendo offrirgli un feedback sul lavoro di diffusione che la Polizia di Stato porta avanti da alcuni mesi nelle scuole del territorio con percorsi di educazione alla legalità.

“L’attività della polizia è troppo spesso falsata da vuoti stereotipi. Ne viene fuori un corpo che si limita all’uso di manette, manganelli, armi. Potervi dare dimostrazione dell’ampio raggio d’azione in cui opera, darvi un’immagine diversa rispetto a quella della polizia che arresta, che reprime negli scontri aperti, che eleva multe; farvi riflettere sui temi della legalità e del rispetto dell’altro, sui cui si fondano le società civili, mi rende orgoglioso”.

Il Rummo è ormai tra i partner storici delle iniziative culturali dell’assessorato regionale all’istruzione. Il coordinatore Fucci ripercorre alcune delle iniziative intraprese con successo dal liceo diretto dalla prof.ssa Teresa Marchese. Tra queste c’è “Scuola Viva “; una misura che ha stanziato 25 milioni di euro per 451 scuole della Campania. Nel suo ambito nasce la nuova iniziativa “Scuola di Comunità” con cui soggetti del terzo settore, specializzati nelle attività educative a favore dei minori, presenteranno progetti per operare insieme alle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado situate nelle aree di maggiore disagio sociale ed economico, con gli obiettivi di favorire espressività alternative in alunni in situazione di disagio. Il vice-sindaco Pasquariello conclude il meeting riconoscendo la valenza formativa di iniziative che sente vicine non solo come uomo delle istituzioni, ma anche per avere figli in età adolescenziale.

Il dado è tratto. Non ci resta che aspettare il 7 e 8 febbraio per vedere gli operatori della polizia alle prese con l’entusiasmo dei giovani promotori dell’encomiabile iniziativa formativa.
Sonia Caputo

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