Dugenta, il 29 maggio presentazione del 6° Quaderno sul partigiano Bosco
La moralità civile della Resistenza attraverso l’esperienza del partigiano Bosco. E’ questo il tema del 6° Quaderno dell’Associazione Terre dei Gambacorta Onlus che verrà presentato mercoledì 29 maggio, alle 19, presso la Tenuta Torre Gaia di Dugenta. Bosco è il nome di battaglia del ventunenne Giuseppe Gisondi (1923-2010), partigiano in Val Trebbia nel 1944, nella brigata Cichero, comandata dal Bisagno, (Aldo Gastaldi primo partigiano d’Italia). Questo Quaderno, costruito sulla documentazione originale manoscritta, in parte ora pubblicata, affidata dallo stesso Bosco all’Associazione, è introdotto da un saggio del suo presidente, Antonio Gisondi, dell’Università di Salerno e dalla Premessa di Maurizio Viroli, già consigliere culturale del presidente Ciampi, professore di teoria politica presso la Princeton University e presso l’Università della svizzera italiana. Viroli ha assunto l’esperienza partigiana di Bosco a simbolo della moralità della Resistenza, prima ancora che politica o ideologica, che sollecitò giovani a rischiare la vita per la nascita della patria democratica. Ne discuteranno la dirigente scolastica Maria Rosaria Icolaro, Monsignor Michele De Rosa, vescovo di Telese – Cerreto - Sant’Agata, chiamato a svolgere una sua riflessione sull’esperienza di Bosco che riuscì a coniugare forza morale e religiosità cristiana, grazie anche alla personalità di Don Berto (Bartolomeo Ferrari, poi vescovo), cappellano della Cichero, il presidente Aniello Cimitile che ha accolto e finanziato la pubblicazione e il presidente dell’ANPI Benevento, Antonio Conte, chiamato ad alcune considerazioni sull’esperienza partigiana di un giovane sannita.
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