Dissesto Comune di Cerreto. Santagata spiega la situazione ai cittadini
Nel corso della settimana, la Corte dei Conti, ha rigettato il ricorso presentato dal comune titernino riguardante il ripiano debitorio dell’Ente. Dal momento in cui è stato rilasciato il verdetto si è scatenata una vero e proprio dibattito ma Santagata, prova a spiegare la propria verità.
“Al momento è a nostra conoscenza solo il dispositivo non ancora le motivazioni – spiega Pasquale Santagata, primo cittadino di Cerreto Sannita – nel 2012, dopo una lunga ricognizione sulle finanze dell’Ente effettuata dai responsabili finanziari e da un consulente esterno, risultava che il debito del comune, al 31-12-2009, verso avvocati, imprese, fornitori, ammontava ad oltre 3milioni e mezzo di euro. Tale grave situazione finanziaria – prosegue il sindaco – ci ha costretti a redigere un piano di riequilibrio pluriennale per cercare di evitare l’imminente ed inevitabile dissesto, per cui nel 2013 ci siamo sottoposti volontariamente al giudizio della Corte dei Conti”.
Nel manifesto
verità di Santagata si legge poi come le amministrazioni da lui guidate, abbiano “adottato ogni atto utile ed ogni sforzo necessario per contenere gli sprechi e la spesa”, rinunciando anche all’indennità che spetta a sindaco e consiglieri, “con un risparmio di circa 50mila euro annui”.
Il primo cittadino di Cerreto, annuncia poi che “l’Amministrazione resta in carica fino alla fine del mandato e tutti i consiglieri sono ricandidabili” e spiega poi l’aumento delle imposte comunali.
“L’irpef è già al massimo dal 2007, l’Imu seconda casa dall’attuale 10 sarà portata al 10.5, la Tasi e l’Imu prima casa, secondo l’impegno del governo, saranno abolite per il 2016”, e dichiara che ad oggi, il debito, “ammonta a poche centinaia di migliaia di euro” e che, “alla fine di questo iter burocratico – giudiziario” i cittadini saranno “informati” su “ogni dettaglio e responsabilità”.
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