Depuratore Benevento. Incontro a Roma: c'e' l'intesa.
Dal Commissario Rolle l'ok ad una soluzione che prevede più impianti, quattro, per complessivi 52mila abitanti.
Uno schema a più impianti di depurazione dovrà assicurare il corretto trattamento delle acque reflue del comune di Benevento, consentendo di rimuovere l’infrazione e le sanzioni dell’Unione europea che oggi pesano sull’agglomerato. La soluzione trovata a Roma, nel corso di una riunione del tavolo tecnico presieduto dal Commissario Straordinario Unico Enrico Rolle, prevede due nuovi impianti, ciascuno da diecimila abitanti equivalenti, denominati Santa Clementina e Cimitero, il ‘revamping’ dell’attuale depuratore di Ponte delle Tavole da 6.500 abitanti equivalenti, un altro impianto di maggiori dimensioni, da trentamila abitanti, in un’area idonea al momento individuata “a valle” del Comune di Benevento e oggetto di approfondimento.
Al confronto erano presenti, oltre al Commissario Rolle e alla sua Segreteria tecnica, il dirigente per le Opere Pubbliche di Benevento Maurizio Perlingieri in rappresentanza del Sindaco Clemente Mastella, l’amministratore delegato di Gesesa Piero Ferrari
con i tecnici della Società, i funzionari dell’Autorità di distretto dell’Appennino Meridionale, il Direttore Generale dell’Ente Idrico Campano Vincenzo Belgiorno, la Sogesid quale Società di supporto all’attività commissariale.
Il tavolo ha esaminato la documentazione tecnica predisposta dal gestore Gesesa, incaricato di definire la progettazione degli interventi. A conclusione dell’esame congiunto si è convenuto che il Commissario Rolle, per la riorganizzazione della depurazione nell’agglomerato beneventano, farà riferimento a una soluzione a più impianti. “La strada individuata – spiega il Commissario Rolle – consente di ottimizzare al meglio le risorse finanziarie disponibili. Viene progettato innanzitutto uno schema depurativo complessivo e omogeneo, consentendo di avviare da subito alcune opere, quali i depuratori di minori dimensioni, che permetteranno in breve tempo di raggiungere una copertura del 50% degli abitanti”.
La soluzione su cui si è accordato il tavolo tecnico prevede inoltre la dismissione dei due depuratori esistenti in località Capodimonte e Pontecorvo, oggi inadeguati rispetto alle esigenze.