De Zerbi post Crotone 18/02/2018   18:7 2423

De Zerbi, "Vittoria di carattere e cervello. Crotone un modello, a Milano per far punti"


L’analisi di Roberto De Zerbi a margine del match tra Benevento e Crotone.

A parlare con la stampa anche il tecnico dei giallorossi Roberto De Zerbi. Il trainer del Benevento ha analizzato la gara dei suoi che hanno conquistato la terza vittoria di questo campionato. “Il Benevento – ha detto il tecnico bresciano – mi è piaciuto tanto soprattutto nel primo tempo. Fino al pareggio (2 a 2, ndr) abbiamo giocato bene. Dopo, abbiamo sofferto e questo anche perché c’è stato un calo fisico. Oggi, mi è piaciuto anche l’atteggiamento, ci abbiamo messo cuore, voglia ma anche cervello. Il Crotone è una squadra che dobbiamo prendere di esempio”.

La sostituzione di Letizia e le scelte: “Gaetano stava giocando bene ma era ammonito, lui è uno istintivo e mi è tornata in mente la gara con il Sassuolo dove rimanemmo in dieci, per questo l’ho tolto. Bacary, è vero, non ha nelle gambe tutti i 90 minuti e forse abbiamo perso qualcosa ma lo abbiamo messo in conto. Quando prendi calciatori di questo calibro sai bene che a livello fisico non sono al top. Anche sulle sostituzione c’è bisogno di pensarci diverse volte e bene anche perché non è facile mettere in campo una squadra che tra l’altro sia fisicamente al 100%”.

Le mosse per arginare Zenga, l’inserimento di Diabatè e le condizioni di Guilherme e Cataldi: “Ci aspettavamo un Crotone così ma noi siamo riusciti ad arginarli e a bloccarli nella loro metà campo. Letizia poteva tenere il passo con Ricci, anche Tosca ha fatto bene. Alla fine ho deciso di inserire Diabatè e provato ad alzare la palla: in questo lui è un fenomeno. Guilherme non ha giocato perché aveva il ginocchio gonfio e abbiamo deciso di preservarlo. Cataldi ha appena fatto due allenamenti e l’ultima gara giocata è stata quella con il Napoli”.

Atteggiamento
: “Il cuore dobbiamo mettercelo sempre, non solo oggi. Vogliamo dimostrare a tutti di non essere morti, devono credere di avere davanti una squadra che da fastidio sia sul piano del gioco che nelle individualità”.

Salvezza: “Ho l’ufficio pieno di tabelle, sulle quali metto sempre la vittoria al Benevento ma noi dobbiamo pensare partita dopo partita e ora c’è l’Inter. Quella di Milano è una gara proibitiva ma non andremo a San Siro già sconfitti ma con la voglia di ‘rubare’, con il gioco, qualcosa.

Sandro e Brignola: “Il brasiliano è strepitoso così come lo sono anche Sagna e Diabatè. Lo è non solo nelle qualità, ma anche per il suo modo di stare nel gruppo e fare spogliatorio. Ha bisogno di più tempo per recuperare, si allena poco, è si aggrega alla squadra il giovedì ma va bene così. Brignola lo tratto esattamente come Sandro, anche se lui ha un passato importante, ha carattere e a modo suo è già un leader”. 

Michele Palmieri

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