17/03/2018   19:36 3669

De Zerbi: "La frase di Firenze e' stata estrapolata da un contesto piu' ampio. Prima di retrocedere mi farei ammazzare"


Ecco le affermazioni del tecnico del Benevento, Roberto de Zerbi, rilasciate ai media alla vigilia della delicata sfida contro il Cagliari.

"Tutte le partite sono da ultima spiaggia. Siamo abituati a questo. Abbiamo perso un'altra partita e accetto quello che si dice. Credo di lavorare sempre al meglio, avendo in testa solo il Cagliari e non quella che è stata l’ultima gara. In questa settimana i ragazzi hanno lavorato bene, come se non ci fosse questo distacco in classifica".

"Sandro si è allenato bene, questa settimana si è aggregato alla squadra e sarà della partita. D’Alessandro è stato convocato ma vedremo se potrà disputare uno scampolo di gara. C’è un dubbio per Sagna perché si è bloccato ieri per un affaticamento muscolare. Viola rientra dalla squalifica e Iemmello si è fermato perché si trascinava da prima di Firenze il solito problema che lo aveva costretto a bloccarsi tre mesi ma che adesso si è riacutizzato. Speriamo di averlo la prossima settimana. E’ uno che a noi sta mancando molto".

De Zerbi ha poi parlato del prossimo avversario "Il Cagliari ha fatto bene contro la Lazio e meritava la vittoria. È stato raggiunto alla fine con un gol fortunato. E’ una squadra aggressiva e composta da calciatori che singolarmente potrebbero giocare ad un livello superiore di quello della salvezza. Mi riferisco a Pavoletti, Barella, Castan ,Romagna e Padoin. Noi abbiamo bisogno di fare punti e dobbiamo pensare a quello che bisogna fare".

Il problema dei gol su calcio piazzato è di carattere generale e non dipende solo dal modo di marcare "Anche a Firenze  - spiega De Zerbi - abbiamo preso gol su calcio piazzato. Adesso abbiamo iniziato a marcare anche ad uomo e non è più una questione di zona, ma probabilmente di carattere generale. E’anche un fatto di centimetri, di scaltrezza e furbizia. A Firenze abbiamo perso l’uomo".

Chi giocherà in attacco non dipende dal sistema di gioco "La scelta della punta, più che dal sistema di gioco dipende da ciò che succederà durante la gara e dall’avversario. Vedremo chi mettere. La presenza di Sandro per noi è molto importante, ma lui non può coprire tutti gli spazi. Dobbiamo mettere qualcosa in più noi".

"I tifosi sono sempre stati vicini e non possiamo chiedergli di più. Penso che della prestazione di Firenze siano delusi dalla prima parte di gara. Nella ripresa siamo usciti fuori  e le occasioni le abbiamo create. Domani potremmo vedere ancora Tosca e Djimsiti. Vedremo come sostituire Sagna se non dovesse giocare. Se abbiamo fatto 10 punti non posso ritenermi soddisfatto. Abbiamo perso punti in maniera particolare, con poca esperienza e qualche decisione arbitrale che ci ha penalizzato, ma non mi posso ritenere soddisfatto".

Il tecnico del Benevento chiarisce alcune frasi male interpretate prima della gara di Firenze "Ho sempre messo la società e la mia squadra al centro della mia idea. Ho detto che la partita di Firenze non andava giocata e lo confermo ancora. Non è stata una partita vera e quelli a disagio eravamo noi. Sfido chiunque a non sentirsi a disagio. Nel secondo tempo, poi, certe difficoltà sono andate via piano piano e siamo usciti un pò fuori. L’altra frase incriminata, sul fatto che preferirei retrocedere, è stata estrapolata da un discorso più ampio. Questo vuol dire che di favori non ne voglio e non mi piace vincere le gare sfruttando un momento di disagio. Voglio avere il merito di quello che riesco a conquistare in campo. Non mi ha mai regalato niente nessuno. Al Benevento uguale. Se è arrivato in A deve ringraziare se stesso e la società. Esasperando il concetto ho detto che preferirei retrocedere. Sapete benissimo che prima di retrocedere mi farei ammazzare. Nessuno ha mollato".

C.D.

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