De Minico e le barzellette anti Berlusconi: solo ironia, come insegna proprio il nostro leader
Intervento del consigliere comunale del PDL Luigi De Minico, vice capogruppo a Palazzo Mosti, tirato in ballo in questi giorni sui giornali cittadini. Ieri, sul Sannio Quotidiano, quotidiano diretto da Luca Colasanto, consigliere regionale della parte del PDL avversa a quella dello stesso De Minico, e oggi sul Mattino, nelle dichiarazioni del vice coordinatore provinciale del PDL, Roberto Capezzone, si fa riferimento a una barzelletta anti-Berlusconi che lo stesso De Minico avrebbe inviato tramite sms ai colleghi del gruppo consiliare.
"Apprendo dalla stampa locale - afferma De Minico - la possibilità da parte di alcuni vertici provinciali del PDL di assumere provvedimenti nei confronti di chi scrive, di chi senza far altro che auto-ironia, si ritrova a essere giudicato perché avrebbe mancato di rispetto al leader di partito. Evidentemente è questo il pensiero solo di chi mi ha apostrofato nel titolo ‘De Minico maramaldo’. Ma comprendiamo il vero significato del maramaldo? Non è chi è vile e violento verso i deboli? (Fabrizio Maramaldo è stato un condottiero italiano che uccise il capitano Francesco Ferrucci, prigioniero, ferito e inerme il 3 agosto 1530. La leggenda narra che Francesco Ferrucci prima di spirare gli abbia rivolto con disprezzo le celebri parole: ‘Vile, tu uccidi un uomo morto’. Ancora oggi, il nome Maramaldo indica una persona che infierisce sui più deboli, gli inermi NDR)”.
De Minico, quindi, in merito a tale vicenda, ricorda
che “è il nostro leader Silvio Berlusconi a insegnarci quanto, per piacere al popolo, sia importante la capacità di fare ironia anche su se stessi, sul proprio partito, sulle proprie scelte. La mia permanenza politica nel partito di cui Silvio Berlusconi è presidente è iniziata, a differenza di molti altri, da lontano, il mio personale contributo è sempre stato chiaro e, oserei dire, alquanto evidente; chi, giunto da poco, investito della fascia di capitano, crede di poter scalare le classifiche con determinati gesti, scredita se stesso e la propria intelligenza, di cui, ancora adesso, non voglio dubitare.
Invito dunque con gentilezza e cortesia, il coordinatore provinciale del PDL sannita, Nunzia De Girolamo, certo della sua abilità politica e lungimirante intelligenza, a sconfessare il piccolo guastatore, affinché si dimostri concretamente, la natura dialettica e problematica di un partito come il PDL che vuole crescere e migliorarsi”.
“Caro Reale – conclude De Minico - non siamo noi i responsabili della spaccatura, per quanto mi concerne possiamo discutere da subito con Nunzia, a cui è stato chiesto ufficialmente di riunirci, a patto che l’ottica futura e futuribile sia comune. Sono in ballo le sorti della città da riconquistare, mi auguro dopo questa breve parentesi. Facciamo che ad un grande capo e leader quale il presidente Berlusconi corrisponda anche nel nostro Sannio un esercito di grandi anziché di pigmei”.