De Girolamo: 'Alfano ha commesso qualche errore'. Cirielli: 'Unico errore commesso per spianarle la strada'
"Appare incredibile che una persona miracolata più che da Berlusconi dal Porcellum possa criticare il segretario nazionale Angelino Alfano e il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro". Problemi di leadership ai tempi della crisi. La "persona miracolata" è, per il presidente della provincia di Salerno e deputato del Pdl, Edmondo Cirielli, la collega di partito, Nunzia De Girolamo. La reazione è scaturita da un'intervista che la parlamentare sannita ha rilasciato al Corriere del Mezzogiorno, affidando alla carta stampata le sue considerazioni sugli uomini che hanno "guidato" il partito nel dopo-Berlusconi.
"Premesso che il dopo-Berlusconi è stato difficilissimo - dichiara De Girolamo - ma Angelino pure ha commesso qualche errore. Avrebbe dovuto puntare su un rinnovamento totale della classe dirigente, spalancare le porte del partito ai giovani, rinnovare i coordinatori regionali. Invece, su questo ha mostrato più di qualche ritardo. E' comunque il segretario nazionale del partito".
Da Salerno risponde Cirielli: "Che una nominata arrivata in Parlamento senza alcun cursus honorum di consensi e di esperienze negli enti locali critichi con tale sfacciataggine due persone come Alfano e Caldoro, che hanno tutt’altra storia e si sono conquistati il posto e il ruolo che ricoprono a suon di voti, - spiega - è il sintomo di quanto questa Seconda Repubblica abbia miseramente fallito. Credo, come molti, che Alfano abbia affrontato al meglio una situazione quasi impossibile. Basta considerare tutti i guai che aveva il PdL e che il segretario ha ereditato. Avrà fatto degli errori? Certo, li fanno tutti. Addossargli, però, la crisi del PdL, mi sembra scorretto, oltre che da opportunisti. Se Alfano ha fatto qualche errore nella gestione del Partito in Campania
– continua - è stato quello di aver tollerato pressioni indicibili sul senatore Mino Izzo, per spianare la strada al rampantismo dell’avvocato De Girolamo. Anche gli attacchi al presidente Caldoro – conclude Cirielli - dimostrano la miopia politica di chi non comprende che il PdL deve sostenere le amministrazioni locali, suo autentico punto di forza. Non vorrei che dietro le sue dichiarazioni ci siano invece solo ambizioni di carattere personale, a danno di chi, in questi anni, si è battuto sinceramente e con spirito di militanza nel centrodestra per la comunità del Beneventano".
Nella polemica si inserisce anche Emmanuele Medici, componente del direttivo provinciale del Pdl: "Condivido in toto la presa di posizione dell'on. Cirielli, il quale, sempre attento anche alle questioni territoriali, del partito, ha avuto modo di stigmatizzare, correttamente le affermazioni della giovane deputata sannita. Trovo inappropriato, soprattutto per tempi e modi utilizzati, attaccare il segretario Alfano e il presidente della Regione Campania, Caldoro. Quanto, infine, alle critiche mosse a chi assolve a più incarichi, sarebbe interessante verificare il livello di gradimento e di presenza in parlamento di chi critica e di chi viene criticato. Sperando - conclude Medici - di tornare al più presto ad azioni fattive, mi riservo di proporre la questione tra gli argomenti all'ordine del giorno del prossimo coordinamento provinciale".
Chi proprio, poi, non le manda a dire alla De Girolamo è Roberto Capezzone, Vice Coordinatore Vicario componente il Coordinamento Regionale del Pdl che ha affermato
“Il Pdl sannita purtroppo non funziona: è una macchina col freno a mano tirato e il freno si chiama Nunzia De Girolamo” (in link a questa notizia, la nota inviata da Capezzone).