Vincenzo Sguera - foto tratta dal profilo facebook 20/07/2017   18:5 1661

Costituzione gruppo AP, Sguera a De Pietro: "Esperienza coordinamento centrosinistra e' al capolinea"


“Ribadendo la mia appartenenza politica all'area civica e moderata, seguiró la mia strada in piena libertà di giudizio e di azione”.

“La surreale nota del capogruppo Pd sulla vicenda della costituzione del gruppo consiliare di Alternativa Popolare dimostra -a mio avviso- che l'esperienza del Coordinamento del centro-sinistra a Palazzo Mosti è giunta inevitabilmente al capolinea”.

Comincia così la riflessione di Vincenzo Sguera, consigliere comunale ed ex esponente a Palazzo Mosti di Alternativa Popolare, che segue alla nota di Francesco De Pierro capogruppo del Partito Democratico relativamente ai consiglieri di maggioranza (Puzio, Franzese e Russo) che hanno aderito al partito alfaniano.

“Per la verità – aggiunge Sguera – il (tentativo di) coordinamento non è servito ad evitare prese di distanza e dichiarazioni di autonomia da parte di autorevoli amici (Pepe, Aversano e Scarinzi) eletti lo scorso anno nelle file del centro-sinistra, così come io stesso ho dovuto registrare, in tantissime occasioni, la scarsa propensione a scelte collegiali, scontando una marginalità politica che non ha certo rafforzato il mio entusiasmo per il modus operandi del Pd e dei suoi rappresentanti nell'aula consiliare. Ora però le dichiarazioni di De Pierro mettono impietosamente a nudo la debolezza del progetto politico; anzi, a voler essere precisi, la debolezza dovuta alla mancanza del progetto politico. Ed infatti: si levano lodi sperticate al ‘nuovo approdo’ di tre consiglieri comunali, li si arruola ‘senza se e senza ma’ nei ranghi dell'opposizione, salvo dover poi prendere atto che gli stessi consiglieri - a quanto dicono - non hanno alcuna intenzione di collaborare col Pd e di scaricare la Giunta Mastella”.

Insomma per Sguera: “Si persevera così - peraltro con risultati deludenti - nell'errore che già fu, in buona parte, all'origine della sconfitta elettorale del giugno 2016: non basta moltiplicare le liste se non si entra in sintonia con gli umori e le vere aspettative dell'elettorato; e allo stesso modo, non cresce un'alternativa di governo cittadino se si pensa di fondarla sull'assemblaggio di ceto politico nell'aula di Palazzo Mosti. Credo che nei trascorsi dodici mesi al centro-sinistra abbiano fatto difetto una visione radicalmente innovativa dell'agire amministrativo ed una leadership unificante e credibile. Sicuramente in questo c'è anche una mia responsabilità, anche se molto relativa dati i rapporti di forza: comunque me la assumo e me ne dolgo, ma, a questo punto, ribadendo la mia appartenenza politica all'area civica e moderata, seguiró la mia strada in piena libertà di giudizio e di azione, valutando sulle specifiche questioni amministrative convergenze ed eventuali iniziative comuni con gli altri gruppi consiliari”.

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