Come si leggono le etichette energetiche degli elettrodomestici?
Le etichette energetiche degli elettrodomestici contengono informazioni utili su consumi e impatto ambientale dell’apparecchio. Ecco come leggerle!
Se le tue bollette della luce sono troppo care, probabilmente è perché l’operatore a cui ti sei affidato non è il più conveniente e perché i consumi energetici di casa tua non sono abbastanza ottimizzati. Per il primo punto l’unica cosa da fare è confrontare le offerte presenti sul mercato, cercando di individuare quella più vantaggiosa in base alle proprie abitudini di consumo. Una volta trovata un’offerta migliore di quella che già si ha cambiare operatore è facilissimo, come spiegano in questa guida gli esperti del comparatore SuperMoney.
Per quanto riguarda i consumi, oltre ad evitare gli sprechi, dannosi sia per il portafogli che per l’ambiente, ti conviene optare per elettrodomestici efficienti. Certo, si tratta di apparecchi che hanno un costo iniziale maggiore, ma sul lungo periodo non solo ti ripagano dell’investimento, ma ti consentiranno anche di risparmiare sulla spesa per la corrente domestica. Ma come scegliere un elettrodomestico davvero efficiente? È molto semplice: leggendo bene l’etichetta energetica.
Etichette energetiche obbligatorie dal 1998
Dal 1998 l’Unione Europea ha stabilito l’obbligo per i produttori di elettrodomestici di apporre ai propri prodotti delle etichette energetiche. Lo scopo era quello di semplificare l’identificazione della classe energetica del prodotto e la comprensione dei suoi consumi effettivi da parte del consumatore. Nel 2010, le etichette energetiche hanno subito dei cambiamenti, con la nascita di 3 nuove classi super efficienti per gli apparecchi di nuova generazione (A+, A++, A+++).
La normativa europea prevede che l’etichetta sia posizionata sul prodotto in modo che risulti ben visibile e leggibile. Per quei produttori che vendono i propri apparecchi online, è previsto l’obbligo di riportare sul sito tutte le informazioni contenute nell’etichetta energetica, così che il potenziale acquirente possa valutarne al meglio consumi ed efficienza prima dell’acquisto.
Come si leggono le etichette energetiche?
Come abbiamo detto, le etichette energetiche hanno lo scopo di facilitare la comprensione dei consumi degli elettrodomestici e pertanto sono molto intuitive e facili da leggere. La prima cosa che ti salterà all’occhio è la serie di frecce di colori e lunghezze diverse che indicano le diverse classi di consumo energetico. Si parte dalla classe A+++, la cui freccia verde e corta sta appunto ad indicare la maggiore efficienza possibile, fino ad arrivare alla classe G, dove la freccia rossa e lunga indica gli elevati consumi e il maggiore impatto ambientale del prodotto.
Oltre alla classe di consumo, l’etichetta energetica deve riportare anche le seguenti informazioni:
- Consumo energetico annuo
- Consumo di acqua annuo, quando necessario
- Capacità di carico (espressa in litri per congelatori e frigoriferi, chili per le lavatrici e in coperti per le lavastoviglie)
- Livello di emissioni sonore (solo per le lavatrici occorre specificare anche quello raggiunto in fase di centrifuga)
Scegliere l’elettrodomestico giusto
Leggere bene l’etichetta energetica ti aiuterà quindi a renderti conto delle prestazioni dell’elettrodomestico che vuoi acquistare. Ovviamente gli apparecchi di ultima generazione costano molto di più, ma ti garantiranno un risparmio sui consumi non indifferente. Per questo motivo il consiglio è di optare sempre per la maggiore efficienza energetica possibile, sapendo che l’investimento sarà ampiamente ripagato grazie al risparmio futuro in bolletta.
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