Claudio Ricci annuncia le dimissioni: "Non sono legittimato a fare il presidente Provincia di Benevento"

Claudio Ricci annuncia le proprie dimissioni da presidente della Provincia di Benevento dopo la mancata riconferma a sindaco di San Giorgio del Sannio.

"Cosa riserva il futuro per la Rocca dei Rettori?"  È questa una delle tante domande che emergono dall’analisi del voto di questa tornata elettorale. Infatti, la mancata ri-elezione di Claudio Ricci a sindaco di San Giorgio del Sannio apre diversi scenari sulla gestione dell’Ente Provincia.

La Legge Delrio prevede che “il presidente della provincia decade dalla carica in caso di cessazione dalla carica di sindaco” (articolo 1 comma 65 della legge 56 del 2014); ora però resta da capire se Ricci candidatosi anche come consigliere e non solo come sindaco possa restare al vertice della Rocca dei Rettori. 

Un dilemma sul quale anche la Prefettura si sarebbe interrogata chiedendo delucidazioni. D’altronde al momento l’Ente Provincia si ritrova sguarnita di un vicepresidente, Oberdan Picucci si è dimesso lo scorso febbraio. Dilemma che lo stesso Ricci però tende a diramare affidando a Gazzetta di Benevento il suo pensiero. “Non ho più il consenso popolare, e per questo lascio. Non ho bisogno di essere sollecitato da alcuno”.

Anche se poi dall’altra parte, con una nota la lista di Claudio Ricci “Insieme Protagonisti”, ringrazia “i cittadini sangiorgesi che ci hanno tributato un lusinghiero risultato elettorale, purtroppo di pochissimo non sufficiente per vincere, ma stimolante oltre il dovuto per accompagnarci ancora nell’impegno politico-amministrativo al servizio della nostra San Giorgio. I numeri usciti dalle urne (2705 voti, pari al 43,28%) ci hanno consegnato un paese spaccato a metà dove nessuno ha la maggioranza assoluta e in cui si governerà esclusivamente grazie alla legge che consente un premio di maggioranza. Al nuovo sindaco e alla sua squadra gli auguri più sinceri di operare bene e nell’esclusivo interesse della comunità. A noi tocca, in maniera ferma, intelligente e corretta, svolgere il ruolo di cui i cittadini ci hanno investito”.