05/06/2015   16:20 14373

Chiesa evangelica: "L'omosessualita' non e' qualcosa che tutti dobbiamo accettare"


Il Benevento Campania Pride, sta suscitando in città umori contrastanti. Dopo le polemiche sul patrocinio adottato dal comune, i rosari riparatori, le lettere aperte e le varie prese di posizione, oggi a parlare è il Pastore Roberto Sferruzzo della Chiesa Evangelica Cristiana Fiumi di Grazia.

Un coro di oppositori ed uno di favorevoli, l’opinione pubblica sul Benevento Campania Pride è del tutto divisa a metà. Ad esprimersi sull’iniziativa che domani vedrà scendere in piazza per reclamare diritti gli omosessuali è Roberto Sferruzzo, Pastore della Chiesa Cristiana, Fiumi di Grazia di Benevento.

“Domani 6 giugno – scrive - arriva per la prima volta a Benevento la famosa manifestazione "Gay Pride" (che tradotto significa 'orgoglio gay o omosessuale'), su cui in questi giorni si è fatto un gran parlare da parte di tutti i mass-media, manifestazione su cui anche il comune di Benevento si è sbilanciato in maniera sconvolgente e assolutamente imparziale, dando il suo patrocinio a favore di questo evento. Noi come Chiesa e realtà sociale presente nel territorio non vogliamo restare in silenzio, noi vogliamo rivendicare liberamente un pensiero e dei valori differenti; la vera famiglia, la famiglia voluta da Dio, è quella tra un uomo e una donna che decidono di unirsi insieme sotto il vincolo del matrimonio per dare vita ad una famiglia, secondo il volere di Dio”.

“Ecco cosa dice la Bibbia a riguardo – dice il Pastore - “Li creò maschio e femmina” e poi, istituendo il nucleo principale del matrimonio disse loro: “Siate fruttiferi e moltiplicatevi”. La famiglia autentica è l’unione matrimoniale tra un uomo è una donna ed è lì, all’interno di questo tipo di famiglia, che Dio ha promesso benedizione, ed è solo li che c’è frutto; basti pensare naturalmente alla riproduzione umana: un'unione dello stesso genere, uomo e uomo, donna e donna non porta concepimento, e Dio non è coinvolto e non è partecipe in questo tipo di unione. Dio non vuole e non desidera questo tipo di unione, lo dimostra il fatto che non è possibile moltiplicarsi, non è possibile concepire dei figli ed avere un'eredità”.

“Questo appena descritto – spiega Sferruzzo - è un tipo di messaggio che va contro la cultura dominante, contro il tipo di cultura che sta soffiando sulla nostra attuale società, un mondo in cui anche la politica e i nostri rappresentanti al governo considerano il gay pride come una cosa normale. Questo è un messaggio in controtendenza, e so che può essere tacciato come omofobo, ma questo è il messaggio della Parola di Dio, non esiste un'altra famiglia e non esiste altro tipo di unione. Dio ha stabilito che la vera famiglia sia un uomo e una donna che si uniscono in matrimonio. Il "movimento gay" rivendica diritti, riconoscimenti, e uguaglianza. Nella nostra società l’omosessualità è riconosciuta come qualcosa di normale, di accettabile e come qualcosa nel quale non c’è nulla di male. Ma non è cosi non è una cosa normale, non è qualcosa che tutti dobbiamo accettare”.

“Dal punto di vista biologico – riprende - possiamo dire con chiarezza che fino ad oggi nessuna ricerca o studio scientifico abbia dimostrato che l’omosessualità sia dovuta ad un fattore genetico, diversi studi hanno invece determinato che si tratta di una forma di legame e deformazione del proprio indirizzo di genere, dovuto a una serie di cause e problematiche che possono avere vari fattori scatenanti e che, cosa molto importante, può essere risolto e corretto; anche gli studiosi, psicologi in particolare, affermano che l’omosessualità non è una via senza uscita, ma anzi vi si può uscire e si può vivere pienamente la propria identità di genere”.

“Noi come chiesa Cristiana Fiumi di Grazia – continua - rispecchiando il pensiero del mondo evangelico pentecostale, operiamo un distinguo, una separazione tra il problema omosessualità e la persona "omosessuale"; la persona va amata, compresa e ascoltata in quanto tale, e soprattutto aiutata, mentre il problema è un contrasto che va riconosciuto, affrontato e risolto. Perché esso è una deviazione definita dalla Parola di Dio, qualcosa di innaturale. Una volta riconosciuto il problema arriva la buona notizia; dall' omosessualità si può essere liberati, perché Dio è potente da liberare da questo che non è un modo diverso di pensare la propria sessualità, ma un legame spirituale. Sono tante le persone che sono state liberate, persone vittime di questo legame, e in tanti lo possono testimoniare con la propria famiglia, la propria moglie e i loro figli. È possibile uscire fuori per vivere una vita secondo il volere di Dio. La parola di Dio affronta questo come altri peccati, perché il problema non è solo l’omosessualità ma la condizione di peccato, di separazione da Dio. Vi sono vari peccati che disturbano la nostra relazione con Dio; Noi riconosciamo che Dio “odia il peccato, ma ama il peccatore”, tutto ciò che è peccato ci separa da Dio, ma c’è una soluzione andare a Cristo e abbandonare il peccato e la schiavitù che esso determina”.

Cita poi la Prima lettera di Paolo ai Corinzi: "Non sapete voi che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non v'ingannate: né i fornicatori, né gli idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né gli omosessuali, né i ladri, né gli avari, né gli ubriaconi, né gli oltraggiatori, né i rapinatori erediteranno il regno di Dio. Or tali eravate già alcuni di voi; ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù e mediante lo Spirito del nostro Dio." (6:9-11)

Secondo dunque il Pastore, “per mezzo del sacrificio di Cristo Gesù abbiamo la salvezza da ogni tipo di legame e la liberazione da ogni peccato tendenza e concezione sbagliata; Gesù è colui che salva, libera e guarisce. Egli è la via d’uscita dal labirinto del peccato, e solo con Gesù è possibile avere una vita nuova e rinnovata, con Gesù è possibile un cambiamento e una trasformazione. Se stai vivendo questo come altri problemi affidati a Gesù e vedrai un cambiamento radicale, una vita nuova e rinnovata. "Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, tutte le cose sono diventate nuove" (Seconda Lettera di Paolo ai Corinzi, Cap. 5:17) Noi gridiamo tutto il nostro dissenso per questo evento che si terrà domani nella nostra città, ma non faremo nessuna contro-manifestazione, perché non crediamo che la strada sia quella della provocazione, ma piuttosto quella del dialogo e nel creare dei processi per trasmettere con sobrietà e senza alcuna violenza i valori, quelli veri, quelli di una famiglia secondo il volere di Dio; un uomo e una donna che si uniscono in matrimonio per dare continuità al glorioso progetto di Dio: La vera famiglia, la famiglia nel progetto di Dio, la famiglia benedetta da Dio, l’unica famiglia possibile, quella che comprende l’unione tra un uomo e una donna sotto il sacro vincolo del matrimonio”.

“Preghiamo - conclude - per queste persone che manifesteranno domani affinché i loro occhi siano aperti e possano chiedere a Gesù di cambiare e trasformare la loro vita”. 

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