Bomba d'acqua a San Giorgio del Sannio: il sindaco chiede lo stato di calamita' naturale
Il primo cittadino: “Le campagne del nostro Comune sono state diffusamente dissestate in tutto il sistema della filiera agro-produttiva”.
Il nubifragio che ieri si è abbattuto sul Sannio ha lasciato il segno, tanto che Mario Pepe sindaco di San Giorgio del Sannio con una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte; al Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca; all’assessore regionale all’Agricoltura, alla Prefettura di Benevento, alla Provincia e alle associazioni di categoria: Coldiretti, CIA, Confagricoltura, ha chiesto il riconoscimento dello stato di calamità naturale per il comune dell’hinterland beneventano.
Tante le conseguenze ‘negative’ per il territorio sul quale, da giorni, violenti acquazzoni che avevano creato non pochi disagi. “Un nubifragio spaventoso – scrive il primo cittadino – impetuoso,
inarrestabile sostenuto da fulmini, tuoni e trombe d'acqua ha colpito con precipitazioni inconsuete, continue, insistenti, sovrabbondanti il Comune di San Giorgio del Sannio devastando le aree rurali, dissestando le strade, determinando frane profonde e pericolo, inondando locali seminterrati, compromettendo il sistema fognario e acquedottistico ma soprattutto rovinando le produzioni agricole di tabacco, mais, uva e cereali, fondamentali per il reddito agricolo che rischia di essere fortemente vulnerato dalla mancata raccolta”.
Per Pepe: “Le campagne del nostro Comune sono state diffusamente dissestate in tutto il sistema della filiera agro-produttiva. In qualità di sindaco del Comune di San Giorgio del Sannio chiedo con ogni urgenza e tempestività il riconoscimento dello stato di calamità naturale con opportuni, immediati ed urgenti sopralluoghi per raccogliere tutti i dati della devastazione calamitosa e definire l'entità dei danni causati”.