Bollo auto 2015: la guida per il pagamento
Con la Legge di Stabilità arrivano le novità anche sul bollo auto. Ecco una guida per prepararsi alla scadenza del 31 gennaio.
Il bollo auto è, insieme alla Rca, una delle spese più temute dagli automobilisti italiani. Se per abbassare i costi della polizza è possibile rivolgersi alla rete per mettere Quixa e le sue assicurazioni a confronto con Zurich o Direct Line, per quanto riguarda il bollo l’unica cosa da fare è informarsi sulla categoria di appartenenza e pagare nei tempi per non incorrere in sanzioni.
Con il nuovo anno, però, anche le norme che regolano il bollo auto hanno subito modifiche e ridefinizioni. In particolare è la Legge di Stabilità 190/14 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale ad aver portato cambiamenti a scadenze e modalità di pagamento della tassa in questione. Si consiglia, dunque, a chiunque guidi un’automobile di proprietà di documentarsi al meglio per poter saldare il bollo nel modo giusto.
Le scadenze regionali
La scadenza del bollo auto 2015 varia di regione in regione. La Regione Piemonte, ad esempio, ha istituito una proroga di quasi due mesi, da dicembre 2014 al 16 febbraio. Per le altre Regioni, in linea di massima, la scadenza prevista è fissata per il 31 gennaio 2015, ma è sempre bene controllare sul portale della propria regione di residenza. In generale si ricordi che il bollo auto può essere pagato fino all’ultimo giorno del mese successivo alla scadenza senza rincari.
Incorrono invece in sanzioni gli automobilisti ritardatari. Per chi paga entro i 14 giorni dalla scadenza, la maggiorazione per ogni giorno di ritardo è dello 0,2%. Per chi salda il bollo auto tra i 15 e i 30 giorni in ritardo, la quota sale al 3% più i relativi interessi. Oltre il mese di ritardo, invece, il prezzo sale del 3,75%. Se il mancato pagamento superasse l’anno, infine, il rincaro subirebbe un aumento del 30%. In ogni caso, comunque, bisogna tenere conto degli interessi legali giornalieri pari all’1%.
Calcolare il bollo auto
Utile ai fini del pagamento è conoscere l’esatto importo da versare. Il bollo auto, infatti, varia in base alla potenza del veicolo di proprietà e non è quindi uguale per tutti. Fortunatamente, per calcolare la quota al centesimo sono disponibili in rete diversi tool pensati per aiutare i consumatori. I principali sono quelli messi in rete dall’Agenzia delle Entrate e dall’ACI, per cui basta inserire numero di targa e regione di residenza.
Per pagare, invece, è necessario rivolgersi presso le sedi ACI o gli sportelli in cui è disponibile il servizio Bollonet di ACI. Inoltre sono abilitati alla ricezione del pagamento gli uffici postali, i tabaccai convenzionati con Banca ITB o quelli del circuito Lottomatica, le agenzie di pratiche auto e molti servizi di home banking. Le eventuali commissioni relative al versamento sono addebitabili in importi generalmente compresi tra 1,50 e 1,87 euro.
Le categorie esentate
Anche le categorie di veicoli esentate dal pagamento del bollo si rinnovano. Innanzitutto, continuano a godere della sospensione le auto elettriche nei primi cinque anni dall’immatricolazione. Esentate anche le vetture intestate ai disabili o il cui titolare è una persona con disabile a carico dal punto di vista fiscale.
Per quanto riguarda le auto storiche, invece, decade l’agevolazione fiscale del mini bollo per le vetture immatricolate dai 20 ai 30 anni fa. Dal 2015 infatti l’esenzione sarà valida solo per le auto con più di 30 anni, mentre sta alle singole regioni definire i costi delle imposte relative a quelle più giovani. In caso si possieda un modello di quell’età, si consiglia quindi di rivolgersi al portale della propria Regione di residenza per informazioni più puntuali.
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