Berlusconi. L'Italia divisa nel giorno dell'addio

Amici e 'nemici', tutti intorno al feretro di Silvio Berlusconi. L'italia già divisa sul giudizio sul personaggio, si divide anche sulle scelte istituzionali legate ai funerali di stato e al lutto nazionale.

Che abbia segnato un trentennio nella vita politica italiana é indubbio, "nel bene e nel male", come si suol dire. Ma proprio per questo è altrettanto indubbio che Berlusconi non abbia mai rappresentato tutti gli italiani, non ha mai incarnato lo spirito di unità nazionale, non per nulla, nonostante anbisse al ruolo, non fu eletto alla carica di Presidente della Repubblica. 

Ha sempre radicalizzato le sue posizioni per meglio coalizzare la parte politica che aveva deciso di rappresentare. Insomma, non è stato certo un padre della Patria, non lo si può imporre come tale al Paese (o alla Nazione, secondo la vulgata oggi prevalente). E' questo, in estrema sintesi, il motivo delle polemiche legate alla scelta del lutto nazionale decretato dal governo Meloni. Per di più molto di più simile ai funerali di un monarca dato lo stop, mai visto nella Repubblica, di ben sette giorni di sospensione dell'attività del Parlamento.