28/01/2007   19:23 1739

Benevento, Shoah: in Villa comunale lapide in ricordo di Cosimo Musco


“Nel Giorno della Memoria 2007. A Cosimo Musco. Nato a Benevento il 30.IX.1923, arrestato a Roma nel 1943, fu deportato nei campi di sterminio nazista di Dachau e Buchenwald. Scomparso il 14.X.2002. Il Comune di Benevento lo ricorda”.

Questa l’incisione riportata sulla lapide scoperta oggi nella giornata conclusiva della Settimana della Memoria “Benevento ricorda la Shoah” e collocata nel Giardino dei Giusti, all’interno della Villa comunale.

Presenti alla cerimonia don Pompilio Cristino, il sindaco di Benevento Fausto Pepe, il vicesindaco e assessore alla Cultura Raffaele Del Vecchio, il sindaco junior Antonella Rosella, il maestro Georges de Canino, la vedova e i figli di Cosimo Musco.

Don Pompilio Cristino, nel benedire la lapide, ha lanciato un messaggio di pace: “Fratelli ebrei e cristiani dovranno essere uniti nel ricordare quanto è stato, gli orrori della guerra e della folle persecuzione. Questo Giardino- ha poi concluso- è un luogo simbolico che ha il significato concreto di emanare e diffondere energie di fratellanza e concordia, attraverso il ricordo, perché quello che è stato non accada mai più”.

Nelle parole del sindaco Fausto Pepe, il richiamo alla memoria “che va al di là della calendarizzazione e della istituzionalizzazione di tragedie come quella della Shoah, che in ebraico significa “distruzione”, non solo nei confronti dei fratelli ebrei, ma di tutti i diversi, per fede religiosa, politica, per tradizioni e storia, ma di tutti i martiri dell’odio e della furia distruttrice dei totalitarismi del secolo appena trascorso, che si sono macchiati di crimini gravissimi”.
“E’ giusto- ha proseguito il sindaco Pepe- che i cittadini di Benevento restituiscano a chi ha sofferto sulla propria pelle la crudeltà della persecuzione, la dignità della condizione umana attraverso la forza della memoria, solo antidoto contro il sonno della ragione”.

Dopo la cerimonia in Villa comunale, le autorità civili, religiose e militari si sono recate a Palazzo Paolo V, dove è stata scoperta, in memoria di Giovanni Palatucci, una lapide che reca queste parole: “Nato a Montella il 31.V. 1909, funzionario della Questura di Fiume, salvò molti fratelli ebrei perseguitati. Morì a Dachau il 10.II.1945. Il Comune di Benevento ricorda”.

“Giovanni Palatucci- ha ricordato quindi il sindaco Fausto Pepe - non era cittadino di Benevento, ma a Benevento condusse parte dei suoi studi liceali ed era figlio del sud. Nella Fiume multientica dove si trovò ad operare nel periodo in cui furono emanate le leggi razziali, non esitò a mettere in secondo piano la propria vita, per salvare migliaia di fratelli ebrei, incarnando appieno il valore cristiano dell’amore per il prossimo. Un Giusto d’Israele ed un esempio universale di onestà e sacrificio, un modello soprattutto per chi è al servizio di una comunità”.

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