Benevento-Sampdoria, De Zerbi: "I risultati sono frutto dello spirito e della voglia di giocare"
Ecco cosa hanno affermato ai media gli allenatori di Sampdoria e Benevento. A cominciare è un Giampaolo deluso.
Una sconfitta che all'allenatore non va proprio giù: “Bisogna riflettere più sul secondo tempo, sulle dinamiche mentali e sulla consapevolezza. Con tutto il rispetto per il Benevento – afferma Giampaolo - bisogna mostrare la classifica che abbiamo. Non siamo stati in grado di evidenziare le differenze di classifica. E’ un fatto mentale".
"Sono deluso ma non arrabbiato. E’ stata una gara che la Sampdoria non avrebbe mai dovuto perdere, ma le responsabilità – conclude il tecnico - essendo io l’allenatore, sono le mie. L’approccio è stato buono, non pensavo certamente di vincere 3-0. Ci è mancato il carisma”. “La vittoria fa bene a voi, De Zerbi ha tempo per lavorare, noi no. Il Benevento deve compiere un miracolo e voi siete consapevoli. Avete un bravo allenatore. Riuscire nell’impresa della salvezza sarebbe qualcosa di eccezionale. L’entusiasmo, comunque, può aiutare”.
Ed ecco, invece, quanto affermato da De Zerbi. “Ho guardato molto la propositività e il coraggio. Tranne il loro gol non abbiamo subito niente. Nel secondo tempo siamo stati bravi a palleggiare e trovare la rete. Il loro secondo gol è venuto da una distrazione, ma sono contento della fase difensiva, visto che ci trovavamo contro una squadra che gioca al calcio come poche ed abbiamo preso solo due tiri in porta”.
“Dal punto di vista del carattere –continua l’allenatore giallorosso – abbiamo bissato la gara contro il Chievo, ma qualitativamente siamo stati migliori. Coda è più sensibile al gol di Puscas, per questo l’ho tenuto più vicino alla porta. Puscas ha fatto bene e dispiace per qualche fischio che non meritava. Billong è un ragazzo voglioso, forte. Mi complimento con chi l’ha scelto. Di Chiara, invece, era influenzato e per questo è andato in tribuna”.
“Bisogna trovare il giusto equilibrio tra l’essere consapevole dei propri mezzi e il saper giocare con il sangue agli occhi. Dissi che se ci fossimo messi a 5 punti dalla salvezza ci saremmo divertiti, ma siamo ancora ad otto punti. I tifosi sono stati trascinati dalla squadra. I risultati non vengono per caso, ma sono frutto dello spirito e della voglia di giocare”.
Claudio Donato