Benevento: nati con la camicia, ovvero col pedigree
Ogni mattina Gennaro Vassallo (nella foto) esce di casa alle 6.30. Il tempo di infilarsi la tuta da lavoro e raggiungere i box. Una, Xiu, Kodri e gli altri sono lì ad attenderlo. Gennaro alleva pastori tedeschi da 7 anni. Da quando, venticinquenne, riuscì ad ottenere il riconoscimento da parte dell’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana(E.N.C.I.) dopo aver propriamente formato cani con i più alti requisiti morfologici e caratteriali.
Diversi box singoli in legno con 40mq di terra. Un giardino di quasi 300mq. Della Genia Osca di Ceppaloni, questo è il nome dell’allevamento, ospita attualmente sette esemplari con pedigree. L’ufficio conserva le coppe vinte alle gare e alle esposizioni nazionali ed internazionali ed espone le foto dei raduni di razza.
Perché ha scelto di allevare specificamente il Pastore Tedesco?
È il cane per antonomasia. Ciò non significa che non mi piacciano anche le altre razze. Ho sempre avuto cani, da quando ero ragazzino.
Quante strutture simili alla sua esistono a Benevento?
In tutta la provincia ce ne sono altre tre. La più antica, risalente a metà degli anni ’60, è Casa D’Aloia di Fragneto Monforte. Si tratta, in tutti i casi, di allevamenti amatoriali. Cioè, con finalità sportive senza nessuno scopo di lucro.
Concretamente, cosa significa?
L’amatoriale è colui che lavora e guadagna con un’attività diversa dalla cinofilia. Io, infatti, gestisco un bar tabacchi in città. Per il resto, partecipo alle competizioni canine ma devo rispettare delle limitazioni come, ad esempio, non poter iscrivere più di 30 cuccioli all’anno.
Quindi è un’attività non redditizia?
Assolutamente. Anzi, devo sostenere delle spese notevoli. Dall’alimentazione alla cura veterinaria dei cani, sino ai costi per partecipare alle gare o per
far accoppiare le mie femmine fattrici. Prossimamente, andrò in Germania per una monta. Oltre il viaggio, dovrò pagare 1500euro per l’accoppiamento.
Quanto tempo impiega per la cura dei puri pastori?
Non possiedo quasi più una vita personale, a causa loro! Ma il lavoro da fare è tanto e soprattutto è necessaria una presenza giornaliera. Bisogna, infatti, pulire i box e le aree verdi, costantemente. Spazzolare il pelo degli animali. Provvedere ai due pasti quotidiani che sono tre nel caso dei cuccioli. Tuttavia, per quanto sia un’attività davvero spossante non amo lasciarlo fare agli altri…sono un po’ geloso. Complessivamente gli dedico 5/6 ore al dì.
Si occupa anche dell’addestramento dei suoi cani?
I comandi di base. Ma preferisco farmi aiutare ed assistere da un istruttore professionista. L’addestramento è fondamentale per poter partecipare alle competizioni canine. Per poter essere ammessi al livello agonistico, infatti, i soggetti che hanno compiuto i due anni d’età devono superare determinate prove caratteriali. Ubbidienza, pista e difesa. In termini semplici: dimostrare di essere vigili ed attenti, reattivi ai comandi e con un portamento elegante e soprattutto, non aggressivi. Il carattere è di importanza pari alla perfezione strutturale e morfologica. Pena l’esclusione.
Quanto costa un cucciolo con tali qualità?
Circa 1.000 euro. Anche se vengono valutate molteplici caratteristiche da cui dipende il prezzo complessivo.
Perché, nonostante l’impegno economico e di tempo, prosegue la sua attività di allevatore?
È talmente stimolante pensare di poter contribuire ad allevare e curare la razza. E poi, partecipare agli eventi nazionali e internazionali è come far parte di una grande famiglia. I cinofili parlano la stessa lingua con la medesima passione.
G.D.A.