Benevento: mostra di Virginia Tomescu Scrocco al Palazzo Reale di Caserta
Alle ore 18 di mercoledì 7 maggio, presso gli Appartamenti Storici del Palazzo Reale di Caserta, sarà inaugurata la Mostra di pittura “Vivre en plein air”, a cura di Ferdinando Creta, con sessanta opere di Virginia Tomescu Scrocco (Bucarest 1886 - Tivoli 1950). Lo comunica il presidente della Provincia di Benevento Aniello Cimitile.
Le opere fanno parte del Fondo Tomescu Scrocco del Museo del Sannio, donato molti anni fa dagli eredi dell’artista rumena, Marisa ed Eolo Scrocco, ed esposto per la prima volta al pubblico il 19 dicembre 2005 presso la Sala dell’Acquedotto alla Rocca dei Rettori, sede della Provincia di Benevento da cui dipende anche il Museo del Sannio.
Continua la valorizzazione del Fondo ospitato in questi anni, tra gli altri, anche dall’Accademia di Romania in Piazza José de San Martin di Roma. La tappa di mercoledì prossimo è stata resa possibile dalla Soprintendenza ai beni culturali di Caserta e Benevento e personalmente dal soprintendente, arcitetto Enrico Guglielmo, nonché dalla cooperazione dell’Agenzia Art Sannio Campania. Il titolo della mostra, “Vivre en Plein Air”, che sarà aperta fino al 3 giugno, pone l’accento
sulla capacità di Virginia Tomescu Scrocco di “catturare” sulla tela i paesaggi («Amo molto il plen air - scrisse la pittrice - perché vi trovo l'inesprimibile bellezza della natura con momenti di poesia a volte sottile e delicata, a volte forte e penetrante … »).
Virginia Tomescu, nata da una famiglia di proprietari terrieri rumeni, da giovanissima s’interessò alle avanguardie artistiche della fine dell'Ottocento: trasferitasi a Parigi, dove studiò Filosofia alla Sorbona, frequentò soprattutto i pittori impressionisti attivi sulle rive della Senna. La giovane, seguendo la sua vocazione artistica in giro per l’Europa, dopo aver frequentato i corsi all'Accademia di Belle Arti di Roma, giunta a Napoli, conobbe un giovane medico, Amedeo Scrocco, nativo di Buonalbergo.Tra i due nacque l’amore, coronato dal matrimonio nel 1915. Dall’unione nacquero Eolo e Marisa che, dopo aver donato al Museo del Sannio la collezione di opere della madre in loro possesso, concordarono con l’allora direttore Elio Galasso un percorso di riscoperta e valorizzazione di quel patrimonio che giunge ora presso le sale del Palazzo Reale vanvitelliano di Caserta.