Benevento. Il 4 e 5 novembre primo convegno diocesano delle Caritas Parrocchiali
La Caritas promuove il primo Convegno diocesano delle Caritas Parrocchiali dal titolo "Essere Operatori della Carità per costruire Comunità di Misericordia".
Si svolgerà presso il Seminario Arcivescovile di Benevento il prossimo 4 e 5 novembre il primo Convegno diocesano delle Caritas Parrocchiali dal titolo "Essere Operatori della Carità per costruire Comunità di Misericordia".
Il giorno 4 novembre sarà ospite del convengo il cardinale Francesco Montenegro, presidente di Caritas Italiana, che spiegherà perché le Caritas parrocchiali siano "luoghi di Misericordia". La Caritas parrocchiale, infatti, è l'organismo pastorale istituito per animare la parrocchia, con l'obiettivo di aiutare tutti a vivere la testimonianza, non solo come fatto privato, ma come esperienza comunitaria, costitutiva della Chiesa. L’idea stessa di Caritas parrocchiale esige, pertanto, una parrocchia "comunità di fede, preghiera e amore". Uno dei temi portanti della programmazione annuale della Caritas Diocesana di Benevento è, appunto, dedicato alla creazione e alla formazione delle Caritas parrocchiali della Diocesi, per attuare quella "Chiesa delle periferie" tanto cara anche a Papa Francesco.
Il 5 novembre, invece, i lavori proseguiranno con un approfondimento sul legame tra Finanza Etica, Comunità e Misericordia. Ne parleranno, insieme a don Nicola De Blasio direttore di Caritas Benevento, Leonardo Becchetti ordinario di Economia Politica nell'Università degli Studi "Tor Vergata" di Roma, e don Maurizio Patriciello parroco di Caivano e noto come il "Prete della Terra dei Fuochi".
Durante questa giornata, Angelo Moretti, coordinatore di Caritas Benevento, presenterà il progetto di "Fondazione di Comunità". “Il 2015 – spiegano dalla Caritas – ci ha aperto nuovi punti di vista e prospettive sulle necessità impellenti del nostro territorio e sulle possibili risposte che la Caritas, tra profezia e denuncia, è chiamata a dare. La prospettiva non è merito nostro: sono i poveri ad avercela indicata. Il Welfare non basta più. La protezione sociale è di comunità
solo se è capace di costruire percorsi di Welcome, per tutti. La Caritas di Benevento, tra welfare e welcome, si fonda sui valori della carità, del dono e dell’accoglienza, ed è il principale promotore della creazione di una ‘Fondazione di Comunità’, perché riconosce nelle potenzialità immateriali e materiali della Fondazione la possibilità di sostenere e consolidare la rete tra attori pubblici, profit e non profit, già sorta intorno agli interventi nel sociale. Negli ultimi anni è stato, infatti, ribaltato il vecchio modo di ‘fare la carità’, proiettandosi verso una visione sistemica delle attività caritatevoli e verso la strategia welfare e welcome: non può esserci welfare di comunità se non è legato ad un vero welcome di comunità. La ‘Fondazione di Comunità’ di Benevento, dunque, è protesa alla creazione di reti di comunità locali orientate allo sviluppo ecologico e solidale, capaci di promuovere e coniugare welfare di comunità ed economia civile, innovazione e migliore occupazione, valorizzazione del genius loci e maggiore diversificazione della produzione, attrattività del territorio e sviluppo delle filiere corte, luoghi di relazioni e utopie che aprono al futuro”.
Obiettivo generale è, “la promozione dello sviluppo locale, sociale ed ecologico sul territorio attraverso la costruzione ed il consolidamento dell’infrastruttura sociale, la ricezione di donazioni da cittadini e organizzazioni profit e non profit, l’erogazione di contributi a sostegno di interventi per la produzione di beni e servizi a favore della crescita della comunità”.
Questo obiettivo generale si esplicita in alcuni obiettivi specifici che appartengono trasversalmente ai livelli di rete su cui la Fondazione intende operare: “contrasto ad ogni forma di indigenza, tra cui problematiche legate alle varie forme di povertà, inclusione sociale, fenomeni migratori, spopolamento; produzione agro-alimentare; energie rinnovabili e a basso impatto ambientale; integrazione del sistema educativo e formativo dei giovani con iniziative territoriali rivolte al bene comune; realizzazione di interventi di rete per favorire una smart social community; sostegno ad iniziative di responsabilità sociale d’impresa; iniziative sportive e ricreative”.