21/01/2008   12:53 9879

Benevento: falsi incidenti stradali, 5 arresti per truffa alle assicurazioni


Nella mattinata odierna gli agenti della Squadra Mobile di Benevento hanno eseguito 5 ordinanze di custodia cautelare, di cui una in carcere, nei confronti di altrettante persone accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alle truffe e ai falsi a danno di compagnie assicurative.

Custodia cautelare in carcere per Antonio Di Dio, 38 anni nato a Benevento, disoccupato e pregiudicato. Arresti domiciliari per Amalia Boccalone, 43 anni, avvocato nata ad Airola; Giulio Castiello, 49 anni nato a Benevento, impiegato presso un'industria cittadina; Orazio Vetrone, 48 anni, carrozziere nato a Benevento e Arnaldo Varricchio, 31 anni nato a Benevento, pregiudicato.

L’attività illecita consisteva, stando alle indagini degli inquirenti, nel percepire il risarcimento dei danni derivanti da incidenti stradali poi rivelatisi falsi o con lesioni e danni non causati dall'incidente oggetto di denuncia. Tali operazioni erano poste in essere con artifici e raggiri tesi ad indurre in errore le compagnie di assicurazione, come per esempio l'effettuazione di frequenti cambi di compagnia e il contenere le richieste di risarcimento in poche migliaia di euro, al fine di eludere approfonditi controlli.

Ad emettere le ordinanze di custodia cautelare è stato Il Gip del tribunale di Benevento Simonetta Rotili, su richiesta del sostituto procuratore Antonio Clemente. I dettagli dell’operazione sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa presso la Questura di Benevento, alla presenza del dirigente della Squadra Mobile Giuseppe Moschella e del questore Francesco Nicola Santoro.

L’attività investigativa - coordinata dal pm Clemente - è durata circa un anno ed è stata effettuata dalla 3^ sezione della Squadra Mobile con l'ausilio di diverse metodologie intercettative, telefoniche e ambientali. Gli inquirenti ritengono che un ruolo di primaria importanza sia stato ricoperto da Antonio Di Dio. Quest’ultimo, per sua stessa ammissione, in una conversazione ambientale, ha riferito di vivere di truffe assicurative da circa 20 anni, ricavando un guadagno medio di circa 2-3 mila euro mensili. A lui, quindi, sarebbe toccato predisporre le modalità di simulazione dei sinistri stradali. E inoltre: operare la scelta dei falsi attori che dovevano figurare, sia come coinvolti nel sinistro che come testi; compilare i falsi moduli CID; curare personalmente il rapporto con gli avvocati, fra cui Amalia Boccalone; dividere i compensi fra i vari partecipi.

I legali coinvolti, avvalendosi di una fitta rete di rapporti e dell'esperienza maturata nel settore dell'infortunistica stradale, avrebbero seguito le varie pratiche, avendo come punto di riferimento lo stesso Di Dio, concordando le strategie utili per truffare le compagnie di assicurazioni.

Arnaldo Varricchio si sarebbe prestato a fare da falso testimone, Giulio Castiello a figurare quale parte nei finti incidenti stradali; Orazio Vetrone, carrozziere e perito, a fornire preventivi gonfiati e falsi testimoni.

Inoltre, nel corso delle perquisizioni domiciliari sono stati ritrovati e sequestrati numerosi documenti utili per le indagini che ancora non sono concluse. “Altre persone – ha infatti detto in conferenza Moschella – potrebbero essere raggiunte da avvisi di garanzia”.

Il questore Francesco Nicola Santoro, plaudendo all’indagine, ha affermato che nel 2008 "già sono dieci gli arresti portati a termine dalla polizia nelle varie attività. Un trend che conferma la crescita di arresti registrata nel 2007: il 70% in più dell’anno precedente”.
VIDEO - Le dichiarazioni del dirigente della Squadra Mobile Moschella

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