Benevento Calcio. Dura presa di posizione della Curva Sud
I tifosi: "la Curva Sud non porterà più vessilli e drappi in trasferta".
La Curva Sud torna a parlare e lo fa con un comunicato durissimo. Sul patibolo sono finite le ultime prestazioni dei calciatori, ma anche alcune scelte. Poi, gli ultras giallorossi hanno annunciato che in trasferta non saranno più esposti striscioni. Una presa di posizione netta quella della torcida giunta a chiedere l’impiego della primavera.
Questo il comunicato che riportiamo in maniera integrale:
«La serie impressionante di risultati e record negativi lascia poco spazio a qualsiasi tipo di giustificazione ed interpretazione semplicistica di quel che sembra, un disastro annunciato. Questa Curva da anni esprime pareri negativi sulla figura di un direttore sportivo, Di Somma, che ha saputo “sgretolare” quanto di buono era stato fatto.
Senza ombra di dubbio le colpe sono da attribuire ad una società incapace di prevedere e programmare una stagione che avrebbe richiesto figure di “maggiore spessore” all'interno della stessa, costruendo una rosa al quanto “monca e non omogenea”.
Nonostante i limiti tecnici che restano palesemente evidenti, la squadra sembra non avvertire il peso della maglia che indossa. Disattenzioni banali, superficialità, mancanza di determinazione, autolesionismo ed arrendevolezza regnano sovrani in quel rettangolo di gioco che recrimina la mancanza di uomini veri.
“Femminucce” molto spesso figlie di una vita sregolata e viziata dagli stessi tifosi che oggi vorrebbero contestarli. Il primo invito vogliamo rivolgerlo a tutta la tifoseria sannita, occorre fare un passo avanti anche in questo: non fermate giocatori per strada, non rivolgete loro attenzioni che non meritano, non chiedete foto che poi rimpiangerete. Il calciatore è un mercenario per natura, figlio di vizi e sfizi che nulla hanno a che vedere con
la passione e la maglia che sosteniamo. NON INCITATE MAI I SINGOLI, CONTA SOLO LA MAGLIA!
Il secondo invito è rivolto alla stessa società: vedere in campo queste “indegne femminucce” è davvero frustante ed umiliante, chiediamo che sia schierata la primavera affinché la gioia di quei ragazzi ancora non contaminata da denari ed interessi extra-calcistici, renda onore alla nostra maglia.
Il terzo ed ultimo invito lo rivolgiamo alle stesse “indegne femminucce” che girano l’Italia in attesa della prossima sconfitta: la maglia va onorata non solo in campo, da veri professionisti vi si chiede di tenere una condotta “lineare” anche al di fuori dello stesso rettangolo di gioco. Che si perde pure ma non si rinunci mai alla dignità. Molto meglio un campionato di serie B a ridosso della retrocessione ma combattuto che una continua e straziante comparsa, senza il minimo impegno.
In virtù di quanto scritto in questo comunicato, la Curva Sud non porterà più vessilli e drappi in trasferta, continuerà a viaggiare portando “in ogni dove” la nostra mentalità, continuerà a cantare solo per la maglia e per i valori “ultras” che da sempre ci accompagnano.
In trasferta campeggerà un unico striscione: “SOLO PER LA MAGLIA”, che rappresenta la visione complessiva di quanto enunciato. Oltre le sconfitte, le umiliazioni, la sofferenza nel rettangolo di gioco ci siamo noi! Non badiamo ai novanta minuti ed al risultato, ci interessano solo Benevento e la maglia che abbiamo sempre amato.
BENEVENTO SIAMO NOI».
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