13/04/2007   13:6 2206

Bandito il torneo di canasta


Sensazionale! Da oggi i giocatori di carte hanno un altro luogo nel quale potersi riunire. I costumi sociali mutano rapidamente, si sa. E così, se fino a qualche tempo fa, le sale da bar erano i luoghi preferiti per le partite a scopone scientifico, e le dimore signorili erano il luogo privilegiato per le estenuanti contese a bridge, la città di Benevento, prima in Italia, forse al momento unica al mondo, lancia la moda della canasta in hotel. A illustrare la trovata, il receptionist di uno dei (pochi) alberghi cittadini. Senza tacere che ormai il costo delle sale conferenze costituisce un’acclarata fonte di reddito, l’information clerk mi ha spiegato, qualche giorno fa, che ormai i tempi di prenotazione della sala sono sempre più stretti. Certo, chi intenda convocare una conferenza stampa, deve farlo con un po’ di anticipo, ma nulla vieta che lo spazio venga opzionato dalla mattina alla sera. “Magari da venti persone che volessero giocare a canasta”, ha dichiarato testualmente il cortese signore. E che fossero disposte, aggiungo io, a pagare circa mille euro per realizzare il sogno di un torneo a suon di picche e cuori. Già immaginiamo lo scenario. Poiché a canasta si può giocare massimo in 4, per coinvolgere 20 persone sarebbero necessari almeno cinque tavoli, coi giocatori in completo silenzio (come impongono le regole), a contendersi il titolo di Re della cesta (il significato di canasta in spagnolo). Per premio suggeriamo un paniere d’oro e brillanti. Troppo costoso? Non certo per chi può permettersi mille euro per una partita a carte.
Mariano Iadanza

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