Divelti paletti Arco di Traiano 18/07/2017   19:51 2941

Atto vandalico Arco, Libera: "Mancanza di rispetto per la storia di Benevento e territorio"


Dopo l'appello degli ultras giallorossi interviene anche Libera sull'atto vandalico che ha visto divelti alcuni piloni che delimitano l'accesso all'Arco. 

"Deturpare, come è successo domenica notte, la zona intorno l'Arco di Traiano significa prima di tutto non avere rispetto per sé stessi. Infatti l'Arco rappresenta un simbolo di memoria collettiva che va preservato e curato in quanto custode della nostra identità e dei nostri valori”.

A dirlo, a seguito dell’ennesimo atto vandalico perpetrato ai danni dell’Arco di Traiano, è il coordinamento di Libera Benevento che poi aggiunge: “gesti come quelli messi in atto non fanno altro che alimentare una mancanza di rispetto per la storia di Benevento e per il nostro territorio in genere. Libera Benevento è impegnata a diffondere una cultura della legalità e dell'impegno che preservi l'arte e la cultura come testimonianze di bellezza da diffondere e tramandare”.

Poi l’invito alle autorità preposte a: “intensificare gli sforzi di sorveglianza e presidio del territorio. Ci chiediamo, a tal proposito, se il sistema di telecamere predisposto in città sia in funzione. Vogliamo rivolgere, infine, un appello, a chi ha commesso un atto di tale scelleratezza, di costituirsi: le nostre mani sono tese ad accoglierli e a camminare insieme sulla strada della responsabilità e consapevolezza”.

Prima di concludere, Libera Benevento cita le parole di Peppino Impastato sul senso della bellezza: “Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà. All’esistenza di orrendi palazzi sorti all’improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità, si mettono le tendine alle finestre, le piante sul davanzale, e presto ci si dimentica di come erano quei luoghi prima, ed ogni cosa, per il solo fatto che è così, pare dover essere così da sempre e per sempre. È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore”.

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