Apice Vecchia, lavori in corso per il centro storico. Il sindaco Giardiello: 'Punteremo sul turismo'
(Nostro servizio) Procedono i lavori che stanno interessando il centro storico di Apice Vecchia. Il progetto è partito nel 2004 per circa 4 milioni di euro di finanziamenti. A Roma fu firmato un protocollo d’intesa con la Provincia di Benevento partendo da uno studio svolto dalla facoltà di Architettura dell’Università di Venezia. Il progetto, diviso in più parti, prevede l’istituzione di un museo incentrato sul terremoto degli anni 60 che interessò il paese, la ristrutturazione del castello, la ripavimentazione del centro storico, e la messa in sicurezza degli edifici. Prevista anche una scuola di restauro dei vecchi fabbricati a cura dell’Università di Venezia.
“Adesso i lavori sono a buon punto, - ha dichiarato al Quaderno.it il sindaco di Apice, Raffaelle Giardiello - soprattutto per quanto riguarda l’area del castello, la ripavimentazione, il restauro facciate e messa in sicurezza degli edifici. I lavori riqualificheranno tutta la zona che va da Piazza Umberto a Piazza Municipio. Il piano prevede il restauro di tutto il paese, inoltre, quando reperiremo altri fondi, restaureremo anche quella parte che oggi è chiusa ai visitatori”.
“Alcuni fondi - ha continuato il sindaco - si potranno sfruttare in questo senso, infatti abbiamo già presentato altri due progetti, uno per Via Porta Vecchia e un altro per la Torretta Simonelli. Nella stessa zona c’è anche la chiesa di San Bartolomeo che riveste anche una certa rilevanza storica, infatti c’è il vincolo della soprintendenza. Nel progetto è prevista anche l’illuminazione di tutto il percorso che dal cimitero porta al paese e di tutte le strade che compongono la prima parte del centro storico, inoltre sono stati rifatti anche gli impianti elettrici di tutti gli edifici”.
Apice vecchia fu abbandonata dopo il terremoto degli anni 60. A far sgomberare
i 6500 abitanti, infatti, fu la sentenza dei tecnici del Ministero dei Lavori Pubblici che, temendo ulteriori crolli, ne ordinarono l’evacuazione. Nonostante la messa in sicurezza degli edifici però, ha precisato il sindaco, non è previsto il reinsediamento abitativo.
“La ricostruzione del paese – ha precisato Giardiello - prevedeva per legge l’abbattimento della zona vecchia, questo fortunatamente non fu fatto. L’intuizione fu quella dell’ex sindaco Luigi Bocchino (scomparso l'anno scorso: fu uno dei pochi cittadini che continuò a vivere ad Apice Vecchia NDR). Sarebbe bastato demolire un edificio per distruggere tutto. Apice in tutti questi anni ha retto perfettamente, ad esclusione del normale logorio degli intonaci e dei tetti".
Il dubbio è quello che il terreno sottostante alle strutture abitative potrebbe cedere a causa di un eventuale terremoto. “Il fattore geologico - assicura il primo cittadino apicese - implica soprattutto la parte dei costoni laterali del paese, non interessa la zona urbana. Noi stiamo tentando un insediamento turistico di Apice all’interno dei circuiti religiosi che da Pietrelcina non trovano sbocco in nessun altro posto. Sarebbe un ottimo punto per la nascita di nuove strutture alberghiere dove poter sostare”.
La fine dei lavori in tandem con la Provincia è prevista per contratto alla fine di febbraio 2009. “Per ciò che riguarda il Comune - ha concluso il sindaco di Apice - gli interventi di ristrutturazione sono molteplici, è un cantiere in continuo movimento”.
Lorenzo Palmieri
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