Apice, l’ultimo saluto a Pasquale Russo. Il monito del sindaco Giardiello: più sicurezza nei cantieri
Nostro servizio - Una folla commossa e silenziosa si è stretta stamani attorno alla famiglia di Pasquale Russo, geometra di 19 anni, che ha perso la vita lunedì sera in un incidente avvenuto all’interno della discarica di Sant’Arcangelo Trimonte.
Il feretro del giovane, accompagnato dalla banda musicale, è giunto alle 11,05 nella chiesa parrocchiale di Apice dove si è svolto il funerale. Ad attenderlo il picchetto d’onore dell’Esercito, gli studenti del locale Istituto Comprensivo e i rappresentanti del Comitato Difesa e Salute del Territorio di Sant’Arcangelo. Presenti anche numerosi cittadini di Montecalvo Irpino dove il giovane risiedeva con la sua famiglia.
A rappresentare il Governo c’era il sottosegretario al Welfare Pasquale Viespoli mentre per il commissariato straordinario per l’emergenza rifiuti sono giunti nel Sannio il generale Franco Giannini e il prefetto Antonio Reppucci. Tante le autorità istituzionali locali che hanno presenziato alla cerimonia a partire dai sindaci Raffaele Giardiello di Apice, Aldo Giangregorio di Sant’Arcangelo e Giancarlo Di Rubbo di Montecalvo. Hanno portato le condoglianze alla famiglia di Russo anche il prefetto Antonella De Miro, il questore Francesco Nicola Santoro, il comandante provinciale dei Carabinieri Alfredo Parrulli, il presidente della Provincia Aniello Cimitile e l’assessore provinciale all’Ambiente Gianluca Aceto. Assenti i parlamentari nazionali e regionali.
Ha presieduto il rito funebre il parroco don Giuseppe Errico che ha espresso parole di conforto e di solidarietà ai congiunti del giovane per l’immatura e improvvisa morte: “In questo momento di dolore i nostri dubbi non trovano risposte. Solo la fede può darci la forza per superare questo momento così amaro. Dobbiamo essere in sintonia con Dio che può ridare speranza al nostro cuore che è così addolorato e affranto”.
Al termine della messa, una ragazza ha letto un messaggio a nome degli amici di Pasquale: “Sei andato via da questo mondo troppo in fretta. Tutti si fidavano di te perché
non ti sei mai tirato indietro. Siamo convinti, però, che da lassù saprai guidarci come hai sempre fatto. Ti chiediamo solo di aiutare a vivere ancora tuo padre, tua madre e tua sorella che ora soffrono il dolore del distacco. Sappi che noi saremo sempre con te”.
E’ stata poi la volta della cugina Antonella che ha tratteggiato con emozione la personalità di Pasquale: “Mai un segno di malinconia nel tuo sguardo sincero. Pronto a tutto, eri contento sempre senza mai esprimere una lamentela. Un uomo cresciuto in fretta con la capacità di essere accanto agli altri con discrezione e affetto. Resterai sempre dentro di noi. Il tuo ricordo resterà vivo nei nostri cuori”.
Ha chiuso gli interventi il sindaco di Apice Giardiello: “Pasquale era una persona degna perché aveva subito scelto la strada del lavoro non appena conseguito il diploma. Frequentava il nostro paese dove era circondato da affetto e ammirazione e il calore di oggi lo dimostra”. Alle istituzioni il primo cittadino ha lanciato un appello perché “non abbiano più a verificarsi queste tragedie per la mancanza di sicurezza nei cantieri. Dobbiamo essere animati da una comune volontà per creare le migliori condizioni per i lavoratori. Se ci limitassimo in questo momento alle solite frasi di rito, sarebbe una sconfitta per tutti noi”.
Dopo la cerimonia funebre, la bara del 19enne è uscita sul piazzale antistante la chiesa dove le persone gli hanno tributato l’ultimo saluto, lanciando fiori, confetti e palloncini. Il corteo è proseguito alla volta del cimitero dove la salma è stata tumulata. Ha preferito non rilasciare dichiarazioni il senatore Pasquale Viespoli. “Come tutte le tragedie si poteva evitare anche se questo non è il momento degli approfondimenti. Siamo qui solo per esprimere il nostro cordoglio ai familiari di Russo”, ha detto il generale Giannini che ha rappresentato anche il sottosegretario Guido Bertolaso.
Pellegrino Giornale