Alta Capacità. De Caro stoppa i malumori e chiarisce:' Sulle gare d'appalto nessun potere straordinario'
"L'allarme lanciato da Cantone è giusto però mi preme affermare che il potere dato al commissario straordinario dell'opera, Michele Elia, è solo ed esclusivamente relativo ai procedimenti ed alle autorizzazioni e non ha nulla a che fare con le gare d'appalto dove verranno rispettati tempi e parametri secondo legge". A sostenerlo è il sottosegretario alle Infrastrutture del Governo Renzi, Umberto del Basso de Caro, in occasione di una conferenza stampa che si è tenuta nella sede del Pd a Benevento. Un incontro voluto dallo stesso De Caro per fare chiarezza sulla question: "I poteri straordinari di Elia servono solo ed esclusivamente a velocizzare l'iter ma non hanno nulla a che vedere con le gare d'appalto". Nessun problema dunque, per il sottosegretario che ha precisato che l'affermazione di Cantone non comporterà ulteriori ritardi sull'apertura dei cantieri: 'C'è una scadenza naturale - ha sostenuto De Caro - ed è quella del 31 ottobre 2015, data ultima per l'apertura dei cantieri".
Un chiarimento doveroso, quello di De Caro che poi si è soffermato sull'incontro avuto con i sindaci telesini, perplessi e preoccupati dal tracciato dell'Alta Capacità. In pericolo, secondo le fasce tricolori dei comuni in questione, una larga fetta del territorio vitivinicolo della valle: "E' chiaro che è nostra ferma intenzione non bruciare nulla - ha sostenuto De Caro - anzi, con i sindaci abbiamo subito fatto quadrato, faremo tutto quello che è umanamente possibile per evitare qualsiasi tipo di intervento doloroso. Si tratta di problematiche superabili, che verranno poi ottimizzate con i previsti interventi di 'risarcimento ambientale' e con la creazione di piste ciclabili sulla
vecchia linea ferroviaria". Il problema maggiore da risolvere riguarda il percorso che il tracciato avrà nel territorio di Telese Terme dove esistono fabbricati che rischiano di essere letteralmente 'travolti' dalla nuova linea ferroviaria. Il percorso alternativo prevede lo spostamento della tratta a ridosso del fiume, ed ecco che sorge l'intoppo: "Non possiamo avvicinarci troppo al corso d'acqua - ha sostenuto De Caro - perchè ci troveremo in piena zona a rischio esondazione. Occorrerà avere, prima di tutto, il parere dell'Autorità di Bacino al riguardo". L'idea che prende piede è quella di dirottare il tracciato di cinque chilometri circa e creare una sorta di sopraelevata in modo da non far andare in contatto la nuova linea ferroviaria con la zona a rischio esondazione.
Infine De Caro ha soffocato sul nascere la polemica "Benevento-Avellino" sull'Alta Capacità: "Non sono un fautore delle guerre tra poveri - ha sostenuto - e mi preme rassicurare la parte irpina che non intendo affatto sopprimere dal percorso la creazione della stazione di superficie di Grottaminarda che serve ed è prevista nel tracciato". Per quanto riguarda Benevento nessun problema: "Il raddoppio già c'è, da Vitulano fino ad Apice passando per la città". Poi un monito: "Dobbiamo dare dimostrazione di compattezza ed efficienza. I tempi sono stretti, io ci metto la faccia ma vorrei tanto che la nostra comunità avesse un atteggiamento operativo riguardo la realizzazione di quest'opera. Sono pronto, comunque, a confrontarmi con le istituzioni del territorio per evitare incomprensioni ed arrivare al traguardo senza problemi".
G.V.
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