Inaugurazione laboratori Rampone 25/05/2017   14:4 4622

Alluvione. Di Maio al Rampone inaugura i nuovi laboratori finanziati dal Movimento 5 Stelle - FOTO


Il Movimento 5 Stelle ha finanziato la ricostruzione, a Benevento, dei laboratori alluvionati del Rampone con un assegno di 106.104,15 euro. 

“Non dovete dirci grazie. Sono i vostri soldi, quelli recuperati con i tagli allo stipendio dei politici: una spesa troppo grande da sopportare per gli italiani”. Così ha esordito Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera dei Deputati e leader pentastellato, rivolto ad una platea di giovani studenti, docenti e autorità intervenuti all’evento di inaugurazione dei nuovi laboratori dell'Istituto Salvatore Rampone di Benevento. Come si ricorderà i locali furono devastati dalla violenta alluvione dell'ottobre 2015. Il Movimento 5 Stelle ha finanziato i lavori di ripristino con un assegno di 106mila euro racimolati dal taglio degli stipendi dei sette consiglieri regionali del movimento grillino. L’occasione è troppo ghiotta e i giornalisti presenti non si lasciano sfuggire l’occasione, all’ingresso dell’ITC “Rampone”, per saperne di più sulle prossime mosse politiche del movimento. La risposta è in linea con le attese: “Auspichiamo che le elezioni si tengano il 14 settembre. Il giorno successivo molti parlamentari matureranno la pensione e noi speriamo di poterla bloccare”.

Sul sistema elettorale il vicepresidente si augura che si possano inserire correttivi di governabilità, tali da consentire a chi vince la gestione del Paese senza inciuci e rimarca: “Siamo noi il primo partito in Italia”. Prima di entrare nei locali del Rampone tiene a precisare che la ristrutturazione è stata possibile grazie ai consiglieri regionali del M5S, che si sono ridotti lo stipendio mentre, nelle stesse ore, la legge Boccadutri otteneva 20.000 € ai partiti per rimborso elettorale.

Dopo la visita ai nuovi laboratori è il momento del taglio del nastro dell’Aula Magna. Agli studenti convenuti lancia un messaggio di fiducia e di incoraggiamento. “Ho visto i vostri nuovi laboratori. Vi prepareranno per le professioni del domani”. Riporta studi recenti: nel 2025 il 50% dei lavori sarà di natura creativa, legati al turismo, alle new application e al design. Solo il 10% dei lavori sarà legato alla manualità. “Siate voi tra gli istituti che sapranno dire la loro al Paese”. Poi porta l’esperienza di giovani siciliani che sono stati capaci di reinventare una destinazione d’uso alle loro arance, che nel mercato globale non hanno più molti margini di commerciabilità. Orange fiber” è la start up che realizza vestiti ecosostenibili dalle bucce d’arancia (n.d.r.). Li incita ad essere attori del cambiamento e rifugge espressamente l’espressione “classe dirigente” che, dice, si connota di un’aura di potere, che non fa bene alla collettività.

Ad accoglierlo è la dirigente del Rampone, Assunta Fiengo, che ripercorre le tappe salienti della ricostruzione post alluvione. La preside ha parole di soddisfazione verso le istituzioni presenti. “Siete venuti la prima volta con gli stivali in questa Aula Magna, che oggi ritorna al suo ruolo di accoglienza. Poi vi abbiamo rivisti, armati di carta, penna e le migliori intenzioni, pronti per la riprogettazione”.

La dirigente non manca di rimarcare come sia proprio questo il ruolo delle istituzioni, essere vicini ai cittadini nell’intercettare i loro bisogni. “E’ dalla scuola che occorre ripartire”. L’affermazione non suona come retorica nelle parole della preside, che rivendica alla scuola italiana una capacità progettuale che dovrebbe essere assunta a modello dalle istituzioni politiche. “Analisi dei bisogni, progettazione, monitoraggio costante e verifica finale sono fasi ineludibili dell’attività didattica, che dovrebbero far parte del bagaglio professionale di chiunque abbia a che fare con la crescita di persone o di luoghi. Anche il coro che ha accolto il parlamentare, dice, può interpretarsi come metafora di impegno, di collegialità di intenti e di approccio professionale. “I coristi hanno superato delle audizioni, ma non sono professionisti. Si deve alla coralità vocale, ma prima ancora al contributo che ciascuno ha profuso, il successo della manifestazione odierna. I mandati passano e le azioni restano”. 

Presenti anche i due consiglieri comuali Nicola Sguera e Marianna Farese già candidata a sindaco per il movimento a Benevento che si è detta soddisfatta per la presenza di Di Maio. “Segno che quando vuole la politica riesce a fare gli interessi dei cittadini”. Oltre ai consiglieri regionali Michele Cammarano, Luigi Cirillo, Tommaso Malerba, Maria Muscarà, Gennaro Saiello, Vincenzo Viglione presente anche il capogruppo Valeria Ciarambino che ha ricordato come: “La politica può e dev’essere essere un’altra cosa in Campania come in altre regioni del nostro paese: il servizio più nobile ai cittadini, capace di costruire nel concreto un futuro migliore per le nuove generazioni. Abbiamo voluto – ha aggiunto – che questi soldi del taglio dei nostri stipendi venissero adoperati per un'opera utile. Questo per il Movimento 5 Stelle è il modo d'intendere la politica, quella con la ‘P’ maiuscola. Aver fatto rinascere una scuola dal fango ci rende davvero orgogliosi – ha concluso – in una regione come la nostra con una dispersione scolastica che arriva al 20%. Occorre ripartire dalla scuola perché solo il sapere, la formazione vera e l'innovazione faranno grande la Campania ed i suoi giovani cittadini. Il nostro sogno è che nessun giovane sia più costretto a lasciare questa terra”.

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