04/09/2014   9:0 2411

Al Piccolo Festival della Politica trasporti e sviluppo mancato al Sud con Confindustria, sindacato e politica


Toni pacati e cauti alla seconda giornata del Piccolo Festival della Politica in scena in un gremito Palazzo Maturi ad Amorosi. Con Pellegrino Giornale alla moderazione, si è cercato di fare il punto sulla questione Meridionale il cui sviluppo è stato interrotto, anche per la crisi globale che interessa non solo l’Italia ma il mondo intero. Spiragli di speranza da parte di Liverini, vice presidente vicario di Confindustria Benevento che ha sottolineato come, con la presidenza Mataluni, si sia cercato di muovere qualche passo nel Sannio, territorio che ha ancora bisogno di tanto. “Lo Sblocca-Italia può dare un contributo, ma c’è da capire i tempi in cui verranno attuate le cose da fare. La nostra preoccupazione è portare a termine i lavori in modo celere e serio”. Liverini ha dato la sua ricetta per consentire la ripresa del Sud, “sbloccando il credito e snellendo la burocrazia”.
Senza ricetta precisa, invece, Anna Rea, segretario generale della Uil Campania che senza giri di parole individua il male prioritario per il Mezzogiorno nella disoccupazione. “Non ho la formula magica, ma so che è necessario invertire la tendenza e favorire l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Siamo il paese in cui i dipendenti ci costano di più e i più manchevoli sul piano dei servizi offerti”. Punta il dito sui trasporti in Regione e sulla quasi mancanza totale del diritto alla mobilità. “Nella scala delle priorità ci sono le infrastrutture: è giunto il momento di smetterla di piangerci addosso e puntare sulle nostre vere ricchezze” – ha commentato Rea.
Senza giri di parole, poi, Carlo Sibilia, deputato del Movimento 5 Stelle, ha sottolineato come il Sud Italia è privo di infrastrutture e nel caso in cui sono presenti, sono fatiscenti. “Ad Avellino non passano più i treni andando a ledere il diritto alla mobilità”. La carenza industriale, dei trasporti e delle banche sono i mali del Mezzogiorno, in un sistema al collasso, “ma il paradosso è che forse il ritardo del Sud potrà diventare un vantaggio nella fase di ricostruzione. Dobbiamo puntare sul locale e su ciò che abbiamo, riuscire ad istituire il reddito di cittadinanza che solo in Italia e Grecia manca, utile per combattere anche il lavoro nero. Ancora, è necessario abolire l’Irap a cominciare dalle micro imprese ed eliminare le pensioni d'oro aumentando le minime” – ha chiosato Sibilia.
Parola poi all’assessore regionale ai trasporti Sergio Vetrella che ha sottolineato come, una volta arrivato in Regione, ha trovato una situazione al limite, dove a farla da padrone erano gli sprechi. “Tanto abbiamo fatto sul trasporto pubblico locale, ma il problema del Paese è la mancanza della capacità manageriale di organizzare ciò che si deve fare”. Il cuore del discorso di Vetrella è stato incentrato sull’organizzazione delle opere da realizzare, “non basta fare un’opera, il vero problema è il dopo. Dal mio punto di vista, infatti, oltre al piano d’investimento, farei in via preliminare anche quello di utilizzo. Un esempio su tutti la tratta Napoli – Bari, lavori che non termineranno mai prima di 10 e 15 anni, il cui vero punto interrogativo sono i fondi per gestire un’opera del genere ed un piano industriale adeguato”. Stoccata finale alla stampa che “diffondendo solo notizie negative tende ad incattivire ancora di più il clima”.
A chiudere il dibattito il Sottosegretario di Stato ai Trasporti ed alle Infrastrutture, Umberto Del Basso De Caro, che ha esordito commentando come l’Italia considera l’Europa come un luogo di divieti e non di opportunità. Ha fatto l’elenco, poi, dei provvedimenti che nel Decreto infrastrutture potranno avere ripercussioni positive per la Campania; “sulla Telesina ci hanno dato altri fonti, mentre sulla Fortorina manca ancora molto da fare. Altro capitolo è la tratta della Napoli – Bari che passa nel Sannio, il cui sviluppo reale è vincolato alla creazione di logistica”. Incalzato da Sibilia sull’estraneità dell’Irpinia per i trasporti su rotaia, Del Basso De Caro ha sottolineato come Avellino rientra nel progetto per il 4° lotto che ha costi enormi e dove è previsto lo scavo di una galleria per 23 km. “La vera vittoria di Renzi in Europa sarà sul patto di stabilità ed ancora dobbiamo considerare i fondi europei come un sostegno per uscire da obiettivo 1 ed andare avanti per la nostra strada” – ha concluso il sottosegretario.

Nella Melenzio

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