Parlamento europeo 11/04/2024   21:44 3486

Aborto: il Parlamento europeo dice sì all'inserimento nella Carta dei diritti, ma è solo un voto simbolico


Il diritto all'aborto non è ancora garantito a livello europeo, ma il Parlamento europeo ha inviato un messaggio forte con un voto storico. L'11 aprile 2024, la maggioranza dei deputati ha approvato una risoluzione che chiede all'Unione europea di inserire l'aborto nella Carta dei diritti fondamentali.

Un passo avanti importante, seppur simbolico. La risoluzione non è vincolante e l'inserimento del diritto all'aborto nella Carta richiederebbe l'unanimità di tutti i 27 Stati membri. Tuttavia, il voto rappresenta un segnale chiaro del sostegno del Parlamento europeo al diritto all'aborto sicuro e legale per tutte le donne in Europa.

La strada per l'inclusione del diritto all'aborto nella Carta dei diritti fondamentali dell'Ue sarà lunga e ardua. Diversi stati membri, come Polonia e Malta, si oppongono fermamente all'aborto e è improbabile che cambino posizione. Tuttavia, il voto del Parlamento europeo è un passo importante per aumentare la consapevolezza su questa questione e per fare pressione sugli Stati membri affinché garantiscano l'accesso all'aborto sicuro e legale per tutte le donne.

Il Parlamento europeo ha anche invitato la Commissione europea a prendere una serie di misure per garantire l'accesso all'aborto in tutta l'Ue. Queste misure includono:

  • Decriminalizzazione dell'aborto in tutti gli Stati membri
  • Rimozione degli ostacoli all'accesso all'aborto, come le liste d'attesa e i divieti di viaggio
  • Garantire che le donne abbiano accesso a informazioni accurate e complete sui loro diritti in materia di aborto
  • Formare i professionisti sanitari sull'aborto sicuro

L'inserimento dell'aborto nella Carta dei diritti fondamentali dell'Ue rappresenterebbe un passo importante per la tutela dei diritti delle donne e per la promozione dell'uguaglianza di genere in Europa. Il voto del Parlamento europeo è un segnale positivo che questa battaglia non è ancora finita e che l'Europa si sta muovendo verso un futuro in cui tutte le donne hanno il diritto di decidere sul proprio corpo.

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