A Campolattaro un Albergo diffuso gestito da persone in situazione di fragilita' psichica
La sede dell'Albergo diffuso è a Campolattaro, uno dei 14 Comuni che ha aderito al "Manifesto di Caritas Benevento per una rete dei Piccoli Comuni del Welcome".
Si chiama "W&W - Welcome & Welfare, centro diurno e alberghiero di Campolattaro"
La sede dell'Albergo diffuso è a Campolattaro, uno dei 14 Comuni che ha aderito al "Manifesto di Caritas Benevento per una rete dei Piccoli Comuni del Welcome". Il Comune, che è uno dei partner del Progetto, con propria delibera, pochi giorni ha affidato, con apposito contratto, al Consorzio "Sale della Terra" la gestione. Il completamento dei lavori, previsto per maggio 2018, avverrà da parte della Cooperativa "Delfini di Terra" (che è una delle quattro Cooperative fondatrici del Consorzio) con appositi contratti con aziende di Campolattaro. L'Albergo diffuso prevede 16 posti letto, una reception e degli spazi comuni.
Nel frattempo, però, il Consorzio "Sale della Terra" ha già avviato il progetto, nel quale grande rilievo assume SlowFood, partner del progetto, alla quale è stata affidata l'organizzazione e la gestione di tutto il Settore ristorazione dell'Albergo. SlowFood e Sale della Terra hanno già incontrato tutte le principali aziende agroalimentari ed enogastronomiche della rete e le Comunità del cibo. Proprio in queste aziende i ragazzi inseriti nel progetto (tutti attualmente in PTRI, Progetti Terapeutici Riabilitativi Individualizzati con Budget di Salute) faranno degli Stage (finanziati con Borse lavoro) per formarsi adeguatamente e poi lavorare nell'Albergo diffuso. Nell'attesa del completamento dei lavori di ristrutturazione, il Comune di Campolattaro, guidato dal Sindaco Pasquale Narciso, ha comunque aperto gli appartamenti dell’Albergo Diffuso alle persone in PTRI con budget di salute che cominciano ad arrivare a Campolattaro.
Il numero massimo di persone disabili compresenti nel Centro diurno sarà di 30, per
un totale di 60 iscritti ed una partecipazione di almeno tre volte alla settimana. Il progetto, connettendo le strategie già in essere per la promozione turistica con l'innovazione di pratiche di inclusione sociale, nel lungo periodo vuole raggiungere l'obiettivo di condizionare tutte le progettazioni future del territorio perché siano inclusive e non solo ecologiche e "competitive".
Nell'immediato, invece, vuole creare un indotto integrato di cooperazione sociale e servizi turistici, aumentare la qualità di vita del territorio a partire dalla coesione sociale praticata a favore dei fragili. Grazie a partner di eccezione come Equotube e Slow Food e grazie alla rete del Consorzio "Sale della Terra", l'ambizione è quella di raggiungere il mercato nazionale, regionale, provinciale del turismo ambientale, sociale e responsabile.
Il fine ultimo, ovviamente, è l'inclusione sociale attraverso percorsi di turismo sociale. D'altra parte, il Consorzio "Sale della Terra" Onlus, nato nel 2016 dall'unione di quattro Cooperative e che oggi conta una rete di 15 Cooperative sociali, agricole e di comunità consorziate, si pone come obiettivo proprio questo: il recupero dei territori a rischio spopolamento e dei terreni incolti attraverso la coesione sociale e il lavoro di persone fragili, migranti, persone in misura alternativa e detenuti in articolo 21.