Domenico Parisi 31/03/2018   11:26 3555

SAMTE, Parisi: "Adeguamento non va posto solo a carico dei Comuni"


Il sindaco di Limatola è intervenuto sulla questione SAMTE.

La vicenda SAMTE per il comune di Limatola non è ancora definita. Lo ha scritto il sindaco, Domenico Parisi, in una nota inviata alla Samte, alla Prefettura e alla Provincia.

Parisi passa, poi, ad un chiarimento sulla vicenda analizzando un argomento che, sin’ora, non era stato sollevato dai tanti Comuni coinvolti “come stabilito dalla giurisprudenza amministrativa in materia (ex multis Consiglio di Stato, Sezione IV, sentenza n. 3217 del 30/06/2017),- scrive il sindaco Parisi - i presidenti delle province sono investiti del compito di fissare la tariffa provinciale per lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati, con obbligo di copertura integrale dei costi mediante imposizione dei relativi oneri a carico dell'utenza e la tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, benché formalmente unitaria, si compone di due voci distinte e separate, la prima di competenza provinciale (volta a coprire gli oneri derivanti dal trattamento, smaltimento e recupero dei rifiuti) e la seconda di spettanza comunale (per le residue voci di costo di raccolta e trasporto sopportate a livello locale). Consegue da tanto che, anche laddove si volesse aderire alla richiesta di pagamento avanzata, occorrerebbe in ogni caso procedere ad un riconteggio della quota parte dell’aumento tariffario imputabile alla voce di spettanza comunale ovvero derivanti da voci di costo di raccolta e trasporto sopportate a livello locale. In sostanza, l’operazione arbitraria effettuata da Samte di porre l’aumento tariffario in maniera indiscriminata e totalmente a carico dell’Ente è destituita di fondamento giuridico e se applicata acriticamente può essere fonte di danno erariale”.

Continua ancora “Sotto altro aspetto poi occorre precisare che non è, allo stato, individuabile la procedura amministrativa corretta al fine di addivenire alla liquidazione dei maggiori costi derivanti dal servizio RSU effettuato per anni precedenti. Dunque, allorquando con la deliberazione n. 123 del 23 giugno 2015, il Presidente della Provincia di Benevento ha stabilito, per l’anno 2014, nella misura di € 199,03 (a tonnellata) oltre iva, il costo definitivo di conferimento dei rifiuti indifferenziati della provincia di Benevento allo S.T.I.R. di Casalduni così determinando che il costo in questione, per gli anni 2014-2015, fosse sensibilmente incrementato rispetto all’esercizio precedente (nel 2013, il medesimo costo era stato quantificato dalla provincia di Benevento nella misura di € 109,00, a tonnellata, oltre iva), ha fatto insorgere una questione relativa alla legittimità del recupero tributario nei confronti degli utenti finali del servizio rispetto a tributi già accertati e riscossi, in quanto di tal guisa, si viola palesemente il principio di irretroattività degli atti di imposizione tributaria. In sostanza, la provincia di Benevento, e prima ancora gli amministratori della Samte s.r.l., avrebbero dovuto tempestivamente segnalare ai comuni della provincia, tra cui lo scrivente, il prevedibile incremento del costo del servizio di conferimento dei rifiuti nello S.T.I.R. di Casalduni, in modo da consentire a questi ultimi di adeguare le relative previsioni di bilancio ed evitare al contempo di esporre le Amministrazioni comunali ad un defatigante contenzioso tributario e alle connesse responsabilità erariali derivanti anche dalla necessità di procedere, ad esercizio finanziario ormai concluso, al riconoscimento di debiti fuori bilancio in assenza di idoneo presupposto di legge (imprevedibilità dell’evento)”. 

^ torna in alto Stai leggendo un articolo di > Dai Comuni